Cronaca / Como città
Giovedì 20 Febbraio 2020
Il sindaco in tv: «San Francesco?
Presupposti per azioni repressive»
Landriscina attacca anche le associazioni dei volontari
«Senza vergogna». Non usano giri di parole i volontari di Como Accoglie, attivissimi da tempo nell’assistenza dei senza dimora cittadini, compresi quelli al momento sotto i portici dello Spazio Ratti. Il destinatario è il sindaco di Como Mario Landriscina e il suo intervento all’emittente cittadina “Etv”.
Parlando della situazione presente a San Francesco, da tempo riparo notturno per i senza tetto, il primo cittadino ha criticato la rete d’aiuto cittadina: «C’è tanta gente che vuole dare una mano ma lo fa in maniera non coordinata (...) Credo si siano rimossi da lì interi cassoni da tir di materiale che ogni giorno viene tolto e ogni giorno qualcuno riporta». A proposito di chi si adopera per l’aiuto ai senzatetto, ha aggiunto: «Credo siano tutti mossi da una volontà solidaristica di sostegno alle persone, però questo non ci aiuta», poiché, fra le altre cose, «ci sono ancora tante masserizie che ancora stanno lì». A queste parole, Como Accoglie replica in maniera dura e sarcastica: «Ci ha lasciato senza parole, oltre a lasciarci senza dormitorio, senza spazi espositivi e senza piscina».
Il secondo passaggio riprende il tema dello smantellamento del centro migranti di via Regina: «Non possiamo non ricordare che questa giunta decise di chiudere il campo - ricorda l’associazione - tutte le forze politiche, anche di maggioranza (a eccezione della lega), per una volta unite, e tutto il mondo del terzo settore nonché il vescovo provarono a scongiurarne la chiusura, consapevoli che fosse la soluzione migliore, se non l’unica, e già pronta. La giunta invece chiudendolo si vantó del proprio successo!».
Infine, la domanda sul futuro: «Cosa ci dirà il sindaco quando a primavera chiuderanno le strutture di “Emergenza freddo” e tutte le persone li accolte si troveranno di nuovo per strada? Che la pasta delle mense non è al dente?». E proprio sui prossimi mesi, Landriscina prospetta un possibile cambio di strategia, rivolgendosi direttamente ai senza tetto: «Questa cosa (San Francesco, ndr) è evidente non potrà andare avanti a lungo, perché l’imbarazzo è sempre quello di agire su delle persone che sono fragili e deboli, però qualcuna, magari, si potrebbe anche rendere conto che in questo modo la città si spacca, diventa anche conflittuale, e si creano i presupposti perché si facciano azioni anche un po’ repressive. Non sarà sempre cosi, ma prima o poi sarò costretto, ancora una volta, a prendere provvedimenti un pochino difficili. Preferisco sempre cercare di evitarlo con l’aiuto di tutti magari ce la facciamo».
Nessuna novità, invece, sul fronte dormitorio.
A. Qua.
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