Il tifoso salvato scherza sui social: «Como, ci ho lasciato il cuore...»

La storia Il tifoso salvato dal defibrillatore e dal pronto intervento di un carabiniere

Sabato notte ha fatto spaventare chi gli stava vicino, mentre la festa per la promozione del Como si spostava dallo stadio a piazza Cavour. Un tifoso di 51 anni, residente a Lomazzo, era stato salvato dall’immediato intervento di un carabiniere che gli aveva praticato il massaggio cardiaco usando anche il defibrillatore in attesa dell’ambulanza del 118, rallentata dai tantissimi tifosi in strada.

Ieri mattina il supporter del Como ha voluto tranquillizzare amici e conoscenti – e anche i compagni di stadio – con una serie di post sulle proprie condizioni pubblicato su uno dei gruppi più frequentati dai tifosi del Como. «Per il Como ci ho lasciato il cuore, in tutti i sensi...- ha scritto con ironia - Spiace non aver visto la festa, sono andato in terra in zona stadio e mi sono ritrovato al Sant’Anna». E poi: «Ho vinto una promozione in serie A e quattro by pass...». Dal Sant’Anna il tifoso è poi stato trasferito all’ospedale di Lecco in previsione di un intervento cardiochirurgico. Ma molti altri tifosi hanno voluto stringersi a lui, augurandogli di riprendersi presto e spesso replicando con la stessa ironia: «Adesso hai un cuore da serie A», ha scritto un amico, «Sei pronto per altre 10 finali di campionato», ha aggiunto un altro supporter del Como.

E tra i molti che hanno voluto confortarlo, ha scritto anche chi è già passato dalla stessa situazione fisica: «Dai che tra qualche anno ci facciamo fare una foto sul prato a Wembley che alziamo la coppa».

Il malore era avvenuto all’inizio di via Sant’Elia, intorno alle 23 venerdì, quando il corteo dei tifosi – festeggiata la promozione dentro il Sinigaglia – stava iniziando a trasferirsi verso piazza Cavour. A dare l’allarme era stato un amico che era con lui e che l’aveva visto a terra privo di sensi. Fondamentale – vista la difficoltà dell’ambulanza ad arrivare nel punto indicato – era stato l’intervento di un militare della caserma dei carabinieri di Mozzate che aveva prima praticato le manovre e poi aveva anche utilizzato il defibrillatore facendo riprendere il battito.

© RIPRODUZIONE RISERVATA