L’ex assessore Bella e il trasloco del Sant’Anna nel 2010: «Spazi sufficienti, poi è cambiato tutto»

Il punto di vista Vincenzo Bella era tra i professionisti che avevano seguito il progetto del nuovo ospedale: «C’erano anche delle degenze vuote, non ancora usate. E poi allora gli altri presidi provinciali avevano più attività, basti pensare a Menaggio o a Mariano Comense»

«All’epoca gli spazi non mancavano». Vincenzo Bella, ex assessore cittadino, era tra i professionisti che avevano seguito il nuovo Sant’Anna. «Mi ero occupato delle procedure per conto di Infrastrutture lombarde, oggi divenuta Aria – ricorda – l’azienda regionale. A mio giudizio, stando alla grandezza e alla capienza dell’ospedale, avevamo ottimizzato al meglio gli spazi che ci erano stati messi a disposizione, quei terreni oggetto dell’accordo dell’epoca. L’ospedale aveva una dotazione di letti che aveva consentito di accogliere tutte le specialità mediche che la Regione aveva assegnato al Sant’Anna». E che però erano meno rispetto al vecchio ospedale e che oggi sono pochi rispetto al corretto rapporto con la popolazione residente.

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«Sono però cambiate tante cose e molto in fretta – sottolinea Bella – io posso dire che all’epoca gli spazi non mancavano, anzi. C’erano anche delle degenze vuote, non ancora usate. E poi allora gli altri presidi provinciali avevano più attività, basti pensare a Menaggio o a Mariano Comense. Di mezzo inoltre c’è stato il Covid. È difficile fare il confronto. Il Sant’Anna era stato pensato come ospedale capace di cambiare a seconda delle esigenze mutevoli della medicina interna. Ma anche le esigenze esterne si sono nel tempo, in una manciata di anni, molto trasformate». Secondo la Cgil stanno emergendo gli errori commessi anni fa: «Le dichiarazioni del dg Stucchi confermano quanto il progetto per la realizzazione del nuovo ospedale Sant’Anna fosse sbagliata – dice Giuseppe Callisto per la funzione pubblica del sindacato - Sotto tutti i punti di vista e priva di prospettive. La carenza di posti letto e la carenza dei parcheggi sono problemi purtroppo noti e frutto di scelte non eventi esterni».

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