Il treno di sera mette paura
L’idea: vagoni per sole donne

Dopo i casi a Varese di violenza c’è chi invoca più polizia a bordo - E chi lancia una petizione per garantire carrozze sicure vicine al capotreno

Più si prende tardi il treno per Como, più è facile restare soli sulla carrozza, specie nelle vicinanze del capolinea. Dopo la vicenda dello stupro a bordo del treno 12085 di Trenord nella tratta Milano-Varese, avvenuta una settimana fa, cui è seguita la tentata violenza sessuale nella stazione di Venegono Inferiore, sempre nel Varesotto, torna d’attualità il tema della sicurezza sui convogli.

Un problema, come sottolineato da Ettore Maroni , portavoce del Comitato pendolari Como, di difficile soluzione. «Tempi addietro avevamo chiesto una maggiore presenza delle forze dell’ordine a bordo – commenta – però, siamo consapevoli essere una questione complicata: i treni sono tanti e i poliziotti non possono essere ovunque». Il problema, però, è sentito da chi frequenta spesso la tratta.

«I pendolari, di solito, prendono il treno nelle fasce di massima affluenza – premette – in quelle ore, non c’è una grande percezione d’insicurezza. Anche perché, se succedesse qualcosa, è più facile ci sia qualcuno pronto a intervenire». Quando però si sale a bordo molto tardi, la situazione è diversa: «Specie quando il convoglio si avvicina a Como, si resta da soli – aggiunge Maroni – i controllori non passano e, quindi, qualora si presentasse un malintenzionato, non si saprebbe come difendersi. Un consiglio? Mettersi sempre nella carrozza di testa vicino al capotreno». A questo proposito, è stata lanciata una raccolta firme sul portale Change.org. che, in poco tempo, ha già raccolto oltre tremila adesioni. «Abbiamo il diritto di usare i mezzi pubblici a qualsiasi ora del giorno senza paura», si legge nella petizione. A supporto della richiesta, si fa l’esempio di diverse nazioni in cui le carrozze a bordo dei convogli esistono già, come ad esempio India, Brasile, Egitto, Malesia e Giappone.

«In altri Paesi, sui mezzi di trasporto anche locale esistono carrozze dedicate alle sole viaggiatrici. Con questa petizione chiediamo a Trenord di dedicare, su tutte le sue linee, la carrozza di testa alle donne. In questo modo, a qualsiasi ora, si potrà viaggiare sicure». Guardando i commenti, la proposta ha suscitato fra i viaggiatori pareri favorevoli e contrari.

Per Paola Minussi , scrittrice e fondatrice del gruppo “Women in white society”, potrebbe essere una risposta apprezzabile dall’utenza. «Prendiamo come esempio quanto accade in Svizzera – commenta - nei parcheggi sotterranei dei supermercati ci sono stalli per le donne e sono di solito collocati vicino all’entrata. Premetto: in linea generale, non è la soluzione ideale. Ma, come donna, sarei contenta di salire a bordo di una carrozza con sole donne, soprattutto in orari sensibili. Mi darebbe maggiore sicurezza».

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