Cronaca / Como città
Venerdì 31 Gennaio 2025
In provincia 87mila cani. Al primo posto i meticci, poi i chihuahua
Quattrozampe I più diffusi sono quelli di taglia media anche se cresce la moda degli esemplari piccoli. Ce n’è uno ogni sette abitanti
A Como e provincia abitano 86.762 cani. Vanno sempre più di moda i cagnolini nani, ma c’è anche un piccolo numero di cani giganti, di sicuro la passione dei comaschi per gli animali a quattro zampe negli ultimi anni è cresciuta a dismisura. Tanto che il mercato propone crescenti servizi, spesso costosi, pensati per i migliori amici dell’uomo, compreso il settore delle cure mediche.
L’anagrafe
Il numero dei cani che vivono nelle nostre case corrisponde a quelli censiti all’anagrafe canina e dotati di microchip. Non è come ovvio noto il numero dei cani randagi, che pure ci sono, oltre ai tanti cagnolini abbandonati. Tra cani femmine e maschi è quasi parità, tra le taglie va ancora per la maggiore, seppur di poco, quella media e cresce il numero di cani di taglia piccola come pure di taglia nana.
Nel capoluogo vive il numero maggiore di cani, seguono le cittadine più popolose. In genere il numero di cani è direttamente proporzionale al numero dei residenti, ma ci sono alcuni paesi che in quanto ad amici a quattro zampe ne scavalcano altri più popolosi. Per esempio Inverigo (1.451 cani) si colloca per popolazione canina davanti ad altri centri che contano più abitanti. Sul totale dei cittadini comaschi il rapporto è circa di un cane ogni sette residenti, ma ci sono paesi dove la concentrazione di animali scodinzolanti è perfino superiore. Per avere un termine di paragone occorre pensare che nella nostra provincia, dove abitano 90.758 minorenni, i cani sono ben di più degli under 14 (73.141 allo scorso gennaio).
C’è poi una varietà di razze tra i cani davvero ampia, con una curiosità: i dalmata censiti a Como sono esattamente 101, un dato che sembra rimandare direttamente al classico Disney. Su tutti vince ancora il cane meticcio, il bastardino, che nel complesso raggruppa poco più di un cane su tre. Tra i cani con il pedigree troviamo in cima il chihuahua, quindi il Jack Russel, poi il pastore tedesco, questo è il podio delle razze canine più diffuse. La varietà negli anni è molto cambiata, a seconda delle mode. «Diciamo che è molto cresciuta la sensibilità delle persone nei confronti degli animali – dice Giulio Gridavilla, veterinario ex dirigente dell’Asl – La poca natalità e l’età media che avanza portano la gente a volere un po’ di compagnia. Negli ultimi anni dunque è molto aumentato il numero di cani, anche merito di un censimento che adesso è estremamente puntuale. Nel secolo scorso, senza microchip, non tutti denunciavano in Comune il cane. Adesso i sistemi informatici e gli strumenti sanzionatori permettono di avere buona contezza». Anche il numero dei cani randagi è diminuito. È cresciuto invece quello delle razze considerate potenzialmente pericolose.
Il patentino
«Ed infatti si torna a parlare di un patentino obbligatorio per i loro conduttori – dice ancora Gridavilla – misura che reputo giusta, perché può servire a limitare gli episodi più gravi. Non penso però che sia purtroppo risolutiva».
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