Cronaca / Como città
Mercoledì 22 Novembre 2023
In Ticino alta tensione sui migranti: messaggi di minacce e accuse a Berna
Oltre confine La presenza sempre più cospicua di migranti nel Mendrisiotto ha innalzato il livello di tensione: episodi di microcriminalità e minacce di morte
Si alza ulteriormente il livello della tensione, nel Mendrisiotto, per la presenza sempre più numerosa di migranti. E così al malessere mostrato da diversi cittadini non solo di Chiasso, ma anche dei Municipi limitrofi, per episodi da ricondurre all’ambito della microcriminalità, si sono aggiunte minacce di morte che hanno indotto due gruppi politici - La Sinistra e i Verdi - a presentare un esposto al ministero pubblico. Il riferimento è a un post in cui veniva evocato con enfasi del caso un episodio avvenuto nel 2004 a Balerna, quando erano stati esplosi due colpi d’arma da fuoco contro una roulotte con all’interno una famiglia di nomadi, tra cui una bimba in tenera età. «Agiremo come nel 2004», il messaggio vergato via social, che inevitabilmente oltre a mettere in allarme forze di polizia e procura ha portato il sindaco di Balerna, Luca Pagani, a intervenire in prima persona, esprimendo preoccupazione «per questo tipo di derive riguardo alla presenza dei richiedenti asilo nella nostra regione. Derive che come Municipio intendiamo prevenire ed evitare».
Dunque neppure la visita istituzionale della consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider è servita a riportare dentro il perimetro della pacifica convivenza una presenza sempre più numerosa, quella dei richiedenti asilo (oltre 650 quelli ospitati a Chiasso) e destinata ad aumentare da qui a fine anno, viste le turbolenze internazionali.
Inevitabilmente le minacce di Balerna hanno nuovamente acceso i riflettori di una parte della politica sul tema dell’accoglienza, con la Lega dei Ticinesi che attraverso il “Mattino della Domenica” (il domenicale leghista) ha accusato il Governo di Berna «di occuparsi della spesa di confine, dimezzando la franchigia, ma di soprassedere sul tema sensibile dei migranti, con cui il Ticino sta facendo i conti da mesi».
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