In via Napoleona 20 posti letto in più per l’ospedale di comunità

All’ex Sant’Anna Entro l’anno la chiusura dei lavori di riqualificazione. Più posti a disposizione per pazienti non acuti destinati a cure intermedie

Da gennaio venti nuovi posti letto per pazienti non acuti in via Napoleona.

Durante l’ultimo incontro con i sindaci del distretto comasco i vertici dell’Asst Lariana hanno confermato la chiusura dei lavori per la costruzione dell’ospedale di comunità in cima all’ex Sant’Anna verso via Teresa Rimoldi tra dicembre e gennaio. Nella palazzina ristrutturata troveranno posto dei letti per le cure intermedie, dunque non intensive.

«Pazienti che hanno superato un intervento – spiega il dottor Giuseppe Carrano, direttore uscente del distretto – che devono aggiustare le terapie, che sono in attesa delle dimissioni o che devono concludere la degenza. Questi letti saranno gestiti insieme al reparto di Geriatria dell’Asst Lariana, volendo in particolare prendere in carico i malati fragili anziani anche in collaborazione con i medici di famiglia». Un modello sperimentato dall’estate nel marianese e nel canturino.

L’ospedale di comunità di Como doveva aprire nel 2023, ma da crono programma si è preferito attivare prima l’ospedale di comunità di Cantù, con i lavori meglio avviati. Si tratta per Como di un investimento atteso e ingente, tre milioni e 500mila euro ottenuti grazie al Pnrr.

Sarà così possibile alleggerire la pressione sul nuovo Sant’Anna, un presidio che ha una vocazione più intensiva, con cure più urgenti e complesse.

Sempre durante l’ultimo incontro con i sindaci i vertici dell’Asst Lariana, presente il direttore generale Luca Stucchi, hanno anticipato l’approvazione del piano di sviluppo del polo territoriale ai primi cittadini.

«Questo documento è l’equivalente dei vostri piani di zona comunali - ha sottolineato Maurizio Morlotti, direttore socio sanitario dell’Asst Lariana- Stiamo condividendo il lavoro con gli uffici di Piano e le aziende sociali e poi lo presenteremo alla conferenza dei sindaci».

Infine tra dicembre e gennaio è attesa la conclusione dei lavori al Cup, il centro unico di prenotazione chiuso da luglio 2022 che doveva riaprire entro sei mesi.

I lavori, in grave ritardo, sono internamente ormai finiti. L’ultima perizia in corso d’opera è stata approvata in settimana con un piccolo risparmio di spesa. In questo vecchio edificio, a lato dell’uscita dal passaggio pedonale per l’autosilo, c’erano anche gli ambulatori per i prelievi poi spostati con l’accettazione in alto a destra nel padiglione Negretti.

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