Infermieri introvabili. Nuovo bando per assumerne cento

Asst Lariana Al Sant’Anna il personale non basta mai e cala il numero dei giovani iscritti al corso di laurea. Quest’anno a Como soltanto 42 domande per 99 posti

Il Sant’Anna non fa in tempo a chiudere un bando per assumere infermieri che è già costretto ad aprire un nuovo concorso. Asst Lariana, come in realtà aveva già annunciato prima dell’estate, ha deliberato un bando d’assunzione per mettere sotto contratto altri cento infermieri a tempo indeterminato. Si tratta dell’ennesimo tentativo di reperire professionisti sanitari formati, oggi introvabili. Nella stessa giornata in cui l’ex azienda ospedaliera ha bandito il nuovo concorso, ha in contemporanea chiuso il precedente, organizzato insieme ad Ats Insubria e agli ospedali di Varese e di Busto Arsizio.

I numeri

I posti offerti erano 306 in totale, cento per ciascuna Asst. Dei 150 candidati si sono presentati alle prove in 93 e i promossi alla fine sono stati 74. La Lariana ha così raccolto 56 candidati. La maggior parte dei nominativi in graduatoria in realtà ha dato disponibilità a lavorare anche presso più enti, anche gli altri ospedali del varesotto, quindi non è detto che tutti accettino. E comunque non bastano, anche per l’ospedale di Menaggio l’Asst ha aperto una procedura per assumere 24 infermieri, ricevendo un analogo numero di curriculum.

Ormai è un continuo cercare infermieri.

Tra gennaio e fine luglio l’ex azienda ospedaliera ha messo sotto contratto 171 nuovi infermieri, a fronte nel 2023 di 165 cessazioni. Il precedente concorso, pubblicato a inizio 2024 soltanto dall’Asst Lariana, a fronte di 130 posti ha totalizzato alla fine 112 assunzioni. Purtroppo mancano le nuove leve, non ci sono giovani neo laureati usciti dai corsi di infermieristica. Questo settembre al corso di laurea nella sede di Como, con le lezioni divise tra il polo di via Valleggio e gli ospedali del territorio, le domande arrivate sono state solo 42 per 99 borse a disposizione. Quindi nemmeno la metà. Fino a due anni fa le borse offerte a Como erano 75, come a Varese, poi il Ministero ha aumentato le disponibilità. Il risultato però è stato un calo delle iscrizioni. La professione non è attrattiva e gli ospedali nei reparti fanno fatica, peggio le Rsa e le comunità protette.

L’Ordine

«La nostra professione sta vivendo una trasformazione – commenta Giuseppe Chindamo, presidente dell’Ordine degli infermieri di Como - i bisogni di salute stanno cambiando, con un aumento delle cronicità, dell’invecchiamento della popolazione e dell’uso delle nuove tecnologie sanitarie. Ciò richiede un continuo aggiornamento, una selezione basata su criteri di preparazione. I concorsi pubblici, in questo senso, sono lo strumento più equo per garantire che i migliori professionisti siano inseriti nel sistema». Ma chiuso un concorso al mattino, qui ne riapriamo un altro al pomeriggio.

«Capisco che possa apparire contraddittorio bandire nuovi concorsi quando quelli precedenti non sono ancora completati – dice Chindamo - ma è necessario agire in modo preventivo, considerando la complessità del reclutamento e l’inevitabile turn over di personale. Ogni concorso è un’opportunità per arricchire la nostra professione, stimolare la crescita dei singoli infermieri. Invito tutti i colleghi a considerare queste selezioni come occasioni preziose per contribuire al miglioramento del sistema sanitario e per raggiungere una stabilità professionale più che mai fondamentale».

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