Influenza al picco, ora inizia la discesa

Report Dai primi giorni di gennaio si registra una pur minima flessione, anche se il contagio è ancora forte. In provincia sono 9mila i casi stimati, la fascia d’età più colpita dai virus resta quella tra zero e quattro anni

Influenza: abbiamo superato il picco.

Secondo i medici sentinella la stagione influenzale ha superato la massima diffusione e dai primi giorni di gennaio è iniziata una (minima) flessione. Siamo ancora in una fase di forte contagio, le infezioni causate dal virus influenzale e dal Covid sono ancora molto numerose e restano aperte diverse variabili, ma la curva sta scendendo, per ora in maniera evidente solo tra i bambini più piccoli.

«L’incidenza totale delle sindromi simil influenzali è in riduzione rispetto alla settimana precedente – si legge nel bollettino pubblicato dai medici lombardi venerdì sera - e si attesta a un valore di 17,9 casi ogni mille assistiti, ancora ad un livello di intensità molto alta». Nell’ultima settimana a Como e provincia i casi di simil-influenza stimati sono circa 9mila contro i 10mila della settimana precedente. Tanti, ma leggermente meno. «L’incidenza è diminuita sia nei bambini sia negli adulti – si legge sempre nell’ultimo rapporto regionale “influnews” - raggiungendo un valore pari a 46,7 per mille assistiti nella fascia d’età compresa tra zero e quattro anni e 17 per mille nella fascia d’età tra i cinque e i 14 anni come in quella tra i 15 e i 64 anni. In lieve aumento, invece, negli over 65enni: 10,3 per mille».

Proprio i più anziani sono a maggior rischio di ospedalizzazione. Nei Pronto soccorso resta alta la pressione, con 150-200 accessi al giorno al Sant’Anna, mentre il Valduce ha problemi dovuti alla mancanza di infermieri.

I più piccoli sono colpiti oltre che dall’influenza e dal Covid anche dal virus sinciziale che è responsabile di un numero importate di ricoveri, circa il 60- 70% dei casi presenti oggi nel reparto di Pediatria del Sant’Anna. In generale però il peggio dovrebbe passare nei prossimi giorni.

Gli ambulatori dei pediatri dopo la forte epidemia influenzale nell’ultima settimana stanno già ritornando quasi alla normalità. Le infezioni interessano più ora la fascia matura della popolazione, dopo le feste e le cene restano a letto genitori e nonni. Secondo gli esperti resta l’interrogativo dell’imminente rientro a scuola, tra elementari e asili i virus potrebbero tornare di nuovo a circolare. Inutile ricordare che è bene tenere a casa i piccoli se presentano febbre o sintomi importanti e chiedere il consulto del proprio pediatra.

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