Influenza, ospedali di nuovo sotto assedio

Salute In tutto 176 l’altra sera i pazienti in attesa di essere visitati nei pronto soccorsi: fino a 15 ore di attesa - Il primario del Sant’Anna: «La metà degli accessi legati a complicanze di virus parainfluenzali o per Covid»

I Pronto soccorso sono di nuovo sovraffollati: un paziente su due ha un virus influenzale.

I medici di medicina generale proprio da queste colonne hanno già ammesso di essere in forte difficoltà: virus, Covid, riacutizzazioni e problemi polmonari stanno mettendo al tappeto centinaia di comaschi. I primi segnali si cominciano a vedere però anche negli ospedali, non tanto sui ricoveri complessivi, quanto sugli accessi nei Pronto soccorso.

Al Sant’Anna lunedì sera (non la mattina quando ancora tanti pazienti aspettano in sala d’attesa perché sono rimasti sabato e domenica senza medico di famiglia) c’erano ancora 87 pazienti, il reparto era descritto dal sistema regionale come sovraffollato al massimo grado. Dei cittadini hanno riferito di essere arrivati la notte precedente e di non aver ancora ricevuto cure e controlli nel tardo pomeriggio, con una attesa che ha dunque raggiunto anche le 15 ore.

Cantù., Menaggio e Gravedona

Anche il Valduce alle nove e mezza di sera era in difficoltà sebbene fossero presenti solo 19 pazienti, di cui però ben tre in contemporanea erano codici rossi, quindi persone in condizioni di salute molto gravi. Peggio forse al Sant’Antonio Abate di Cantù con 33 pazienti, stessa situazione a Erba con 28 codici da soccorrere di cui tre rossi. Non fa invece testo Menaggio, zero pazienti in reparto sia lunedì sera che martedì mattina, ma per ragioni con ogni probabilità più organizzative che sanitarie, legate al personale. Comunque compreso il Pronto soccorso di Gravedona la sera erano presenti in tutto 176 pazienti nei Pronto soccorso.

Un numero che in genere la mattina viene con fatica smaltito e che invece ieri nel primo pomeriggio era ancora praticamente identico.

Un po’ di percentuali

«Stiamo registrando anche noi come Pronto Soccorso un aumento degli accessi - spiega il primario nonché direttore del Dipartimento di Emergenza e urgenza dell’Asst Lariana Roberto Pusinelli - metà dei quali legati a complicanze per virus para influenzali e anche per Covid. In pazienti cronici pluri patologici, una polmonite così come una bronchite hanno importanti conseguenze, purtroppo. Da qui l’invito a vaccinarsi, per evitare appunto l’insorgere di gravi complicanze. La consueta attività relativa ad incidenti stradali e domestici e pazienti cronici rappresenta, come di consueto, l’altra metà degli accessi».

La sera sul totale degli accessi erano codici rossi il 3,98%, il massimo grado d’urgenza, il 23,86% erano arancioni, il 48,3% azzurri, dunque un livello di gravità più stabile, senza rischio evolutivo, il 20,45% verdi e il 3,41% bianchi. Nel primo pomeriggio di ieri i codici rossi erano l’1,72%, gli arancioni il 23,56%, gli azzurri 44,23%, i verdi il 27,59% e i bianchi il 2,87%. A proposito di vaccinazioni, il virus influenzale come pure il Covid possono comportare come detto nei cittadini più fragili complicanze che necessitano l’ospedalizzazione.

Lo scorso anno tra dicembre e gennaio l’Asst Lariana ha dovuto perfino sospendere le operazioni in elezione per attivare venti nuovi posti letto per fronteggiare l’ondata della stagione influenzale. Il modo più facile e gratuito di evitare conseguenze simili è fare il vaccino. Basta navigare su “prenota salute”. Da lunedì sono in corso le vaccinazioni anche nei centri dell’Asst Lariana come quello di via Napoleona, ma è possibile ricevere i vaccini, l’antinfluenzale e l’antiCovid, anche in farmacia o dai pediatri e dai medici di medicina generale.

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