Università Insubria, la rettrice annuncia «più dialogo con il territorio. Como e Varese? Sono sullo stesso piano»

Istruzione Al via ieri il mandato della rettrice Pierro: primi due consigli nella sede comasca. Il problema degli alloggi per gli studenti: «Servono soluzioni condivise con gli enti locali»

Proseguire il dialogo con gli enti e le istituzioni locali e nazionali per raggiungere gli obiettivi per la didattica, la ricerca, la valorizzazione della conoscenza e l’internazionalizzazione e favorire lo sviluppo dell’ateneo, per il quale le sedi di Como e Varese avranno lo stesso peso.

È stato forte e chiaro il messaggio lanciato ieri mattina dalla nuova rettrice dell’Università dell’Insubria Maria Pierro e dal prorettore Umberto Piarulli, che hanno ufficialmente dato il via al loro mandato. L’importanza che avrà Como sotto la loro guida la si percepisce già dalla decisione di svolgere il primo Senato Accademico ed il primo Consiglio di amministrazione, fissati rispettivamente per il 19 e il 22 novembre, nella sede comasca. Le sedute degli organi accademici, poi, si alterneranno tra le due città.

Dagli ospedali alle associazioni

«Sarà continuo il rapporto con tutti i rappresentanti degli enti: dal Comune alla Provincia, dagli ospedali alle associazioni di categoria, sia della sede di Como che di Varese e con le altre istituzioni universitarie – hanno chiarito Pierro e Piarulli -. Vogliamo essere un’università al servizio della ricerca ma anche della collettività. Dobbiamo tenere conto per quanto riguarda gli studenti del calo demografico che già sta impattando: lo abbiamo visto alle scuole medie e superiori e questo inciderà anche all’università, anche se quest’anno noi abbiamo avuto un leggero incremento sul numero di immatricolazioni. Fortissima la concorrenza delle telematiche che raccolgono il 25% della popolazione studentesca».

Maggiore offerta di aule

Quindi qualche dettaglio sugli interventi che si intendono realizzare riguardo le strutture e i servizi per gli studenti.

«Varese e Como sono sullo stesso piano – hanno ribadito -. La nostra priorità sono le strutture edilizie per erogare didattica, migliorarle e crearne di nuove e attivare azioni affinché Como e Varese diventino città universitarie. A Como dobbiamo concludere la ristrutturazione dell’Aula Magna che diventerà l’auditorium più grande della città, oltre alla ristrutturazione dell’ala di Castelnuovo che definirà e amplierà l’offerta di aule, per accogliere meglio i corsi sulla sede di Como. Per queste strutture i progetti sono già partiti . Altro obiettivo è quello di garantire il servizio mensa e ristorazione: a Sant’Abbondio deve essere riaperto il punto ristoro, necessario per la collettività e, perché no, anche per la popolazione». E concludono: «Riguardo gli alloggi, Como è una bellissima città ma che ora ha una vocazione turistica e questo ha determinato un incremento dei prezzi spaventoso che rende più difficoltoso per gli studenti trovare immobili. Noi abbiamo già il Collegio la Presentazione e il Santa Teresa, si tratta di lavorare per realizzare nuove convenzioni, magari con nuovi posti letto alla Presentazione ragionando anche con Comune e Provincia e vedere poi se ci sono altre possibilità parlando con sindaco, presidente della Provincia e associazioni locali e capire insieme cos’è meglio per il territorio, per la popolazione comasca e per i nostri studenti. Dobbiamo fare i conti con il budget, ma anche rispondere alle richieste della popolazione studentesca. Una soluzione va trovata e la troveremo».

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