«Javier, un simbolo»
Sull’Abbondino
i partiti d’accordo

La civica benemerenza dell’Abbondino d’Oro a tutti i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari che, in questi lunghi mesi, hanno lavorato in prima linea per far fronte all’emergenza sanitaria e a coloro che, proprio a causa dell’esposizione al Covid– 9, come nel caso dell’infermiere Javier Chunga, hanno perso la vita proprio mentre erano impegnati ad aiutare il prossimo.

La proposta incontra consensi trasversali tra i capigruppo in consiglio comunale. «Non sono in commissione, ma so che si sta già dibattendo sull’assegnazione della benemerenza alla categoria sanitaria – ha dichiarato Stefano Fanetti, capogruppo del Pd – sarei favorevole alla candidatura di Javier Chunga, per quanto, a mio parere, l’Abbondino se lo meriterebbero davvero tutti, per l’impegno e il sacrificio».

Il dibattito

«Le nomine non sono chiuse – ha affermato Alessandro Rapinese – come erroneamente è stato riferito, per quanto mi riguarda la candidatura di Javier Chunga merita di essere valutata seriamente. La commissione sta valutando gli Abbondini, al vaglio c’è l’ipotesi di conferire ai sanitari un riconoscimento, ma non sono solo loro ad essersi spesi per la salute di tutti. La volontà è quella di non discriminare altri lavoratori che si sono impegnati durante l’emergenza sanitaria. Mentre la candidatura singola rientra nello spirito della benemerenza, per me sarebbe un’occasione persa conferirla ad una categoria sola dimenticandosene delle altre».

Di parere simile è anche Vittorio Nessi, capogruppo di Svolta Civica per Como. «La nostra città ha offerto numerosi esempi di professionisti, e anche di umili lavoratori, che si sono prodigati con coraggio per le cure dei pazienti Covid e hanno reso possibile il mantenimento delle attività essenziali. L’iniziativa di assegnare l’Abbondino d’oro a Javier Chunga, primo infermiere deceduto per colpa del virus, potrebbe avere senso nel momento in cui venisse eletto a simbolo di tanti eroismi».

Matteo Ferretti, capogruppo di Fratelli d’Italia, assicura grande attenzione e sensibilità da parte della commissione rispetto a questo tema, a fronte, anche, del numero di sanitari che hanno perso la vita a causa del virus. «Sono cose sulle quali stiamo riflettendo. È stato un anno difficile, ci sono tantissime persone che meritano un riconoscimento, pensavamo alla possibilità di assegnare una targa, qualcosa che potesse restare, in modo permanente, nella nostra città. A settembre, quando riprenderemo i lavori, avremo molto da valutare».

Singoli e categorie

Pur non essendo in commissione, Enrico Cenetiempo, capogruppo di Forza Italia, considera l’idea di assegnare l’Abbondino d’Oro a Javier Chunga da prendere in considerazione, anche per l’anno prossimo se quest’anno non fosse possibile e Giampiero Ajani, capogruppo Lega Nord, dal canto suo, vorrebbe assegnare il riconoscimento a tutti quelli che se lo meritano, i tantissimi che hanno dimostrato abnegazione e spirito di sacrificio. «Assegnare l’Abbondino a chi si è speso maggiormente durante la pandemia è meritevole – dice Fabio Aleotti del Movimento CinqueStelle - e sono molte le figure che si sono distinte per impegno e dedizione. Più che conferire un Abbondino generico, che andrebbe a sminuire il significato stesso del riconoscimento, si sta valutando di dedicare, alle categorie più ampie, come medici, infermieri, operatori della croce rossa, volontari della protezione civile e tutti quelli impiegati nella sanificazione, un monumento, una piazza o una via». Franco Brenna, capogruppo Insieme per Landriscina, ritiene che non si debba fare di una sola persona un eroe, ma che sia necessario dare il giusto tributo a tutto il personale medico, infermieristico e di soccorso. «Tutti gli operatori sanitari sono in prima linea, si sono sacrificati e continuano a sacrificarsi, tutti meritano un riconoscimento. Non farei di una persona sola un simbolo».n 
A. Rov.