La data del richiamo si potrà scegliere
«Ma attenzione: niente abusi»

Dal 25 sarà possibile cambiare l’appuntamento - E ora la Regione punta a convincere le mamme lombarde - «Pochi minorenni iscritti. Da luglio più posti per loro»

Dal 25 giugno si può cambiare online la data e il luogo del richiamo. E tra la fine di luglio e l’inizio di agosto ci saranno più posti dedicati ai giovani per un vaccino “salva vacanze”. Ieri mattina in Regione il presidente Attilio Fontana, la vice Letizia Moratti, l’assessore Pietro Foroni e il coordinatore della campagna vaccinale Guido Bertolaso hanno fatto il punto sui vaccini anti Covid e sui prossimi passi da fare.

Intanto, da venerdì prossimo in autonomia i cittadini, attraverso il sito di Poste (prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it) potranno spostare la data della seconda dose. Serve un preavviso di almeno sette giorni, è possibile cambiare data, ora e centro vaccinale secondo disponibilità degli hub. È consentita una sola modifica e la tempistica deve sempre rispettare i limiti imposti dalle autorità sanitarie in base alla tipologia di vaccino indicata tramite portale. «Ci appelliamo al senso di responsabilità dei cittadini – ha detto Bertolaso – perché non cambino l’appuntamento per motivi futili».

La seconda novità riguarda i giovani tra i 12 e i 18 anni, che ad oggi - in misura insufficiente - hanno aderito alla campagna vaccinale. L’8% di loro a Como è stato vaccinato, molti appuntamenti sono fissati nei prossimi giorni, ma più della metà dei minorenni non ha ancora alzato la mano. Dunque, per garantire un rientro sicuro a scuola, da fine giugno la Regione aprirà un ingente numero di appuntamenti negli hub per incentivare i giovani. In particolare la disponibilità verrà data tra il 19 luglio e il 5 agosto. Il motivo dell’iniziativa è che così ragazze e ragazzi potranno fare la prima dose prima di partire per il mare, avendo il richiamo fissato tra la fine agosto e inizio settembre. Dunque appena tornati dalle vacanze e prima dell’inizio dell’anno scolastico.

Secondo i vertici della Regione la scarsa adesione tra i minorenni è motivata anche dal tragico caso della giovane ragazza ligure morta dopo la vaccinazione. «Contiamo molto sulle mamme – ha detto Moratti – quest’anno tra lavoro, didattica a distanza e quarantene hanno subito grandi disagi. I vaccini possono aiutarle».

La campagna comunque sta procedendo per il meglio. Per Fontana «non siamo lontani dall’immunità, tutti gli indici stanno calando e a breve godremo di nuovo delle nostre libertà, ma il virus circola ancora e dunque senza angoscia serve sempre prudenza». Ad oggi a Como su un target pari a 536mila persone da vaccinare ne mancano all’appello 208.375. Siamo a un 62% della popolazione sopra ai 12 anni raggiunta da una dose e un 25% che ha completato l’intero ciclo.

Secondo i vertici regionali saremo i primi in Italia a tagliare il traguardo dell’immunità. Nel Comasco possiamo raggiungere un 70% di prime dosi tra fine mese e inizio luglio, invece tra la fine di agosto e l’inizio di settembre c’è modo di aumentare la percentuale dei cittadini coperta con l’intero ciclo vaccinale.

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