La donna trovata morta dopo due anni
Spunta un lontano parente in Emilia

La signora Marinella Beretta era scomparsa dal 2019, ma nessuno l’aveva notato - L’eco della vicenda ha portato a un contatto, anche se le famiglie non si sentivano da decenni

Forse c’è una pista per risalire ad un parente alla lontana di Marinella Beretta , la settantenne di cui tutta Italia sta parlando da giorni, da quando cioè il suo corpo senza vita è stato trovato, ancora seduto sulla sedia del tavolo di casa, due anni e mezzo dopo l’ultima volta che era stata vista in vita.

Un dramma della solitudine che ha sconvolto ma che ha anche scosso le coscienze di tante persone che si sono offerte in questi giorni di dare una mano dove possibile.

La diffusione mediatica della notizia, che ha abbondantemente scavalcato i confini della nostra provincia, ha avuto un risultato che potrebbe a questo punto essere decisivo. Quello di individuare una pista che potrebbe portare a contattare parenti alla lontana della povera Marinella. La strada conduce del Modenese, ed è nota da qualche ora. Dall’Emilia sarebbe infatti arrivata la telefonata di una persona che avrebbe saputo fornire particolari convincenti sulla parentela, sottolineando tuttavia come le due famiglie (quella modenese e quella comasca) fossero ormai divise da almeno 50 anni.

Gli uomini delle volanti della Polizia di Stato, i primi che fecero irruzione nella casa di via Comum Oppidum, una strada di poche decine di metri che collega via D’Annunzio a via Isonzo, sono ora al lavoro per verificare l’effettiva attendibilità della segnalazione arrivata. Cugini alla lontana, da quanto si è appreso, che avrebbero fornito elementi ritenuti attendibili per poter unire la loro storia – seppur risalente a decine di anni fa – a quella di Marinella.

Nel frattempo, ancora non si conosce la data del funerale che dovrebbe essere in carico al Comune di Como e dovrebbe svolgersi nella chiesa parrocchiale di Prestino dove la donna, originaria di Erba, viveva.

La scoperta del corpo era stata del tutto casuale ed era avvenuta dieci giorni fa, in concomitanza con il forte vento che si era abbattuto sulla provincia di Como e sulla città. I residenti nelle abitazioni vicine al civico di via Comum Oppidum dove abitava la signora, avevano segnalato la pericolosità di diverse piante che erano state lasciate crescere eccessivamente. Nella casa indicata viveva appunto Marinella che, negli scorsi anni, aveva deciso di far fronte ai problemi di liquidità vendendo la propria abitazione a un cittadino svizzero ma con il diritto di usufrutto. Di fatto periodicamente il nuovo proprietario le versava i soldi dell’acquisto della casa, e lei manteneva il diritto ad abitarci.

Nessuno tuttavia la vedeva più aggirarsi per Prestino dal settembre del 2019. Il Covid aveva poi fatto il resto, con le chiusure, le giornate in casa, le riaperture parziali, i decessi, le ospedalizzazioni. Insomma, tutti si erano un po’ persi di vista. Ed anche Marinella era scomparsa letteralmente nel nulla. Almeno fino alla chiamata alla polizia e ai vigili del fuoco per quelle piante pericolanti, l’irruzione in casa perché nessuno rispondeva, e la macabra scoperta del corpo ancora seduto sulla sedia del tavolo di casa.

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