Cronaca / Como città
Sabato 12 Marzo 2022
“La Provincia” nel bunker di Chiasso
«Così ci difendiamo dall’atomica»
Abbiamo visitato il “rifugio pubblico” in grado di ospitare 380 persone per 14 giorni. Camere, bagni, sala comando e impianti di ventilazione. «Ogni mese sottoposti a controlli»
Si chiama rifugio pubblico ed è in grado di ospitare 380 posti letto con altri 28 posti letto riservati ad un secondo ed attiguo “impianto di Protezione civile” (destinato a Protezione civile, sanitari e forze dell’ordine) sotto la palestra comunale delle scuole elementari di Chiasso, a 500 metri dalla dogana di Ponte Chiasso e dall’omologa di Chiasso Strada.
E’ una delle tante strutture che ci sono in Svizzera e “La Provincia” lo ha visitato. Nel giornale in edicola oggi, sabato 12 marzo, un ampio reportage. Chiasso (poco meno di 8 mila abitanti) ha una disponibilità alla voce “rifugi” del 118% rispetto alla popolazione, fermo restando che anche dai Comuni vicini ci si potrebbe rivolgere - in caso di necessità - ai rifugi più vicini.
«In caso di utilizzo, avremmo un’autonomia di 14 giorni», dicono i responsabili, con una puntualizzazione e cioè che sta ad ogni cittadino predisporre le scorte alimentari per sé e per la famiglia. Ogni cittadino nel raggio di 2 chilometri deve poter disporre di un rifugio pubblico, raggiungibile in mezzora. I rifugi pubblici sono soggetti a manutenzioni mensili, semestrali ed annuali e quello all’interno di quello sotto la palestra delle scuole elementari di Chiasso (la proprietà è del Comune) tutto è al suo posto, persino la “manovella” da innestare manualmente (lo dice la stessa parola) qualora l’impianto legato al ricircolo dell’aria dovesse per motivi diversi smettere di funzionare. (Marco Palumbo)
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