La strada che porta a Civiglio sarà chiusa per altri sette mesi

Lo smottamento Pubblicato il documento di indirizzo alla progettazione. Intanto riaperta ieri via Ghislanzoni

I disagi per i residenti di Civiglio, che dallo scorso 15 maggio fanno i conti con la chiusura di via Dei Patrioti a causa dello smottamento di un terreno privato, andranno avanti ancora a lungo e la fine dei lavori di messa in sicurezza è previsto nero su bianco per maggio 2025. Tra oltre sette mesi, quindi. Dopo il passo indietro del privato, che non ha dato seguito all’ordinanza con cui, a fine giugno, il Comune aveva imposto la presentazione di un progetto e l’esecuzione dei lavori, Palazzo Cernezzi ha stanziato i fondi necessari (300mila euro) e ieri è stato pubblicato il “documento di indirizzo alla progettazione”.

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Per arrivare alla progettazione vera e propria sono previsti sopralluoghi e indagini e, a livello operativo, così come era stato previsto nell’ordinanza di fine giugno rimasta inattuata, «ogni attività dovrà essere preceduta da interventi di pulizia preventiva dell’intera area mediante asportazione della vegetazione che impedisce di controllare lo stato del versante e d’intervenire per la rimozione del terreno instabile; asportazione del materiale instabile, intervenendo con personale rocciatore o con escavatori in grado di operare a distanza di sicurezza dalla nicchia di distacco; pulizia e disgaggio del materiale terroso e degli elementi lapidei presenti sul versante». I lavori consisteranno, dopo il disgaggio e gli interventi sul pendio, nella posa di reti e ancoraggi e, in conclusione, nell’esecuzione di drenaggi a monte dell’intervento e sulle principali direttrici di scorrimento superficiale di versante.

Ai residenti interessano i tempi che, in base a quanto disposto dal Comune prevedono nel mese di ottobre l’affidamento degli incarichi di ingegneria, l’avvio del progetto di fattibilità tecnico-economica e le indagini preliminari. Nel mese di novembre dovrà essere predisposto il progetto di fattibilità e si dovranno acquisire i pareri e le autorizzazioni necessarie. Operazione, quest’ultima che andrà avanti anche a dicembre contestualmente alla verifica del progetto di fattibilità e, a seguire, tra dicembre e gennaio, dovrà essere predisposto e approvato il progetto esecutivo dell’intervento. Il mese di febbraio e l’inizio di marzo serviranno per l’affidamento e la stipula del contratto e, a fine marzo, dovrebbero partire i lavori per concludersi entro maggio. Insomma, i disagi andranno avanti fino a quasi all’estate.

«Come amministrazione – commenta il sindaco Alessandro Rapinese - non potevamo sostituirci al privato (il primo cittadino ha sempre spiegato che l’amministrazione sarebbe incorsa in un possibile danno erariale ndr) tant’è che con l’ordinanza abbiamo intimato di provvedere. Non è stato fatto e questo è un altro tema che riguarderà il privato nelle opportune sedi. Con la prima variazione d’urgenza, appena abbiamo potuto, abbiamo inserito i fondi per poter realizzare l’opera e questo è l’inizio della parte operativa di cui si fa carico il Comune. C’è un cronoprogramma, il dirigente competente ha quale obiettivo il rispettare i tempi. Più di così per l’amministrazione non era possibile fare».

Intanto è stata riaperta ieri via Ghislanzoni, tra Ponzate e Civiglio.

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