La terribile seconda ondata
In due settimane 100 morti

Sono 69 solo negli ultimi sette giorni, in gran parte anziani. Positivi e focolai di contagio in tante case di riposo dei tutta la provincia

La seconda ondata si sta abbattendo duramente sulla nostra provincia e le principali vittime del virus sono di nuovo anziani ed Rsa. I contagi salgono in relazione al numero dei tamponi, tanti casi sono asintomatici. Ma i pazienti ricoverati nella provincia hanno saturato i principali ospedali e la conta dei decessi inizia ad assumere contorni drammatici. Stiamo ai numeri. Dall’inizio di marzo fino alla fine di ottobre il Comasco ha pianto 670 morti da Covid. Dalla fine di ottobre a oggi, più precisamente nelle ultime due settimane, sono spirati altri 100 comaschi, 69 nell’ultima settimana. Siamo a 132 decessi per Covid nell’ultimo mese e mezzo, 670 dalla scorsa primavera.

Aumento record dei casi

Le persone che non sono riuscite a sconfiggere la malattia sono in larga parte anziani, tantissimi nonni se ne sono andati. Dall’inizio di novembre i decessi a Como hanno riguardato per l’87,5% cittadini comaschi over 75, per il 7,1% persone tra i 65 e i 74 anni e per il 5,4% uomini e donne tra i 50 e i 64 anni.

La progressione dei nuovi casi positivi è spaventosa, anche se è vero che è legata al numero crescente di tamponi. Da inizio marzo a fine ottobre i cittadini che hanno ricevuto un tampone positivo erano 6.479, sono diventati 12.389 all’inizio di questa settimana, +91%. Ormai un tampone su tre sul totale di quelli prescritti da medici e ospedali nella nostra provincia ha un esito positivo. Vuol dire che il virus circola in maniera diffusa tra tutti noi.

Una piccola parte dei contagiati sviluppa una forma di malattia letale e questo succede soprattutto alle persone anziane e ai pazienti fragili. Purtroppo da novembre i nuovi casi registrati nelle Rsa sono tornati a crescere, sono ben oltre il centinaio gli ospiti positivi nelle case di riposo segnalati nell’ultima settimana.

L’elenco delle Rsa comasche in cui il virus è entrato di nuovo è lungo. In città la Ca d’Industria ha dieci casi asintomatici, alle Marcelline una quindicina di anziani sono positivi, alcuni hanno sintomi importanti e ci sono stati due decessi, la Casa Maria Divina Provvidenza ha già pianto dei morti e anche l’Hospice ha avuto un focolaio. Adesso la seconda ondata è arrivata anche dalle Giuseppine. «A fine ottobre tutti gli ospiti erano negativi – spiega la direttrice sanitaria Paola Valtorta – poi con difficoltà, ritardi e mancanza di test abbiamo rifatto i tamponi e abbiamo trovato prima 4, poi 10 ed ora di nuovo 13 positivi. 27 su 77 ospiti. Alcuni hanno una sintomatologia blanda, altri importante, due sono purtroppo in fase terminale. Abbiamo fatto tutto il possibile. La prima ondata ci aveva risparmiato, questa volta la situazione è drammatica».

Da Olgiate a Canzo

In provincia si segnalano contagi nella Rsa Olgiate con quattro morti, c’è un focolaio alla don Pozzoli di Canzo, dalla casa albergo di Lomazzo e all’intercomunale di Bregnano arrivano altre tristi notizie.

E ancora ci sono positivi alla don Allievi di Alzate, alla Foscolo di Guanzate, alla Garibaldi Pogliani di Cantù, alla villa San Fermo e alla San Carlo di Solbiate. C’è infine un focolaio anche nella comunità terapeutica per minori di Asso.

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