La maxi truffa degli euro fantasma: rubano valigetta con 250mila franchi

In via Borgovico Coppia di malviventi finge di cambiare la valuta con soldi inesistenti. L’incontro fissato per definire la compravendita di una casa. Ora indagano i carabinieri

Ha del clamoroso il raggiro con furto avvenuto nella mattina di venerdì in via Borgovico, quando erano le 10. Un cittadino di 52 anni residente in Svizzera, attivo nel campo immobiliare, è stato “alleggerito” di una valigetta che (secondo la sua denuncia) conteneva una cifra quantificata in 250mila franchi in contanti. Una vicenda su cui stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Como, intervenuti sul posto, ma i cui contorni devono ancora essere chiariti nel dettaglio.

L’esca usata contro la vittima

I primi contatti tra la vittima e i truffatori sono nati sulla base di un investimento immobiliare, da fare però in euro e non in franchi svizzeri. Per questo motivo, le parti si erano accordate per un incontro a Como per un cambio di valuta tra i 250mila franchi e il corrispettivo in euro. Appuntamento in via Borgovico, nelle vicinanze di Villa Olmo.

Da qui in avanti il racconto si fa più ingarbugliato e difficile da comprendere. Di certo, prima del passaggio della valigetta da una mano all’altra, sarebbero state mostrate alla vittima alcune mazzette di banconote in euro, in tagli da 500. Soldi che avrebbero dovuto – nelle intenzioni dell’immobiliarista – essere cambiati con le decine di migliaia di franchi in contanti che aveva con sé.

Non è chiaro, a questo punto, se la valigetta sia stata strappata dai malviventi che sono poi scappati, oppure se tutto sia avvenuto senza “forzature”. Per meglio comprenderlo potrebbero tornare utili le immagini delle telecamere, visto che la zona è videosorvegliata da più sistemi e quindi la speranza è che da quei frame possano uscire immagini utili sia per ricostruire con precisione i diversi passaggi della truffa, sia per risalire poi ai presunti responsabili che hanno agito in coppia.

Lo scambio della valigetta

Quello che è certo è che, una volta compiuto lo scambio, nelle mani dell’immobiliarista sono rimaste solo poche mazzette di euro per la maggior parte falsi, mentre i 250mila franchi avevano già preso un’altra direzione, scomparsi nel nulla.

Altra cosa certa è che i malviventi hanno agito in coppia, uno supportando l’altro, anche se a condurre il gioco è stata principalmente una delle due persone mentre il complice ha in pratica solo assistito. Un altro elemento al vaglio: è possibile che i due truffatori non fossero italiani, o quantomeno la trattativa precedente al raggiro è avvenuta non in lingua italiana, anche se non filtrano altri dettagli in merito anche a questo passaggio.

L’ultima cosa certa è che, una volta compiuto il raggiro, la vittima ha chiamato i carabinieri che sono poi intervenuti in via Borgovico per ascoltare il racconto dell’immobiliarista e avviare le indagini per cercare di dare un nome ed un cognome ai malviventi di cui al momento non ci sono tracce. Una indagine che si preannuncia molto complicata e in cui – come detto – l’aiuto fondamentale potrebbe arrivare dalle molte telecamere che sono presenti in quella zona, in grado di riprendere le persone ma anche le eventuali vie di fuga, se verso la città oppure verso la strada che conduce all’autostrada.

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