La truffa dei “like” per fare soldi facili: «Guadagni fino a 1000 euro al giorno»

Il caso Alla fine basta citare gli avvisi della polizia postale perché l’anonimo interlocutore sparisca

Si torna a parlare di truffe online. L’ultima, solo pochi giorni fa, riguardava l’offerta di un secondo lavoro facile per arrotondare, 5 euro offerti ad ogni clic social ad apposite pagine di aziende che volevano incrementare la diffusione. Un amo gettato nel mare dei raggiri per poi agganciare persone e piano piano arrivare a spillare quattrini una volta guadagnata la loro fiducia.

Un’allettante proposta

L’allarme era stato lanciato dalla Questura. La Polizia Postale al riguardo aveva spiegato che una “reclutatrice” avrebbe tentato di invogliare la vittima ad accettare un’allettante proposta di lavoro in cui bastava seguire account consigliati mettendo i like ai video e alle pagine, il tutto in cambio di 5 euro a clic. Guadagni dai 100 ai 500 euro al giorno. Primi pagamenti che arrivavano veramente, rendendo dunque credibile la truffa. Il gioco dei malviventi – avvisava però la Postale - veniva allo scoperto in una seconda fase, spingendo la vittima a versare una somma di denaro (con la scusa di sbloccare i guadagni conseguiti o di frequentare corsi di formazione) oppure a fornire dati personali e bancari per redigere falsi contratti di lavoro.

Bene, dopo averne scritto, ieri il tentativo di aggancio è arrivato anche sul nostro cellulare e siamo stati al gioco, per cercare di capire fin dove si poteva arrivare. «Buongiorno – era stato l’aggancio – Sono di un gruppo cinematografico che vuole acquisire popolarità e notorietà. Stiamo promuovendo una attività di recensione di film. Invitiamo questo gruppo (che era composto da 60 membri, ndr) a partecipare. Basta avere un cellulare. Potrete unirvi alla nostro piattaforma, partecipare a 22 attività al giorno e guadagnare dai 200 ai 1000 euro al giorno». Invitante, insomma. Poi la rassicurazione del “capo”: «Tutte le attività sono autentiche e valide. Solo partecipando riceverete un premio da 5 euro». Qualcuno ad un certo punto la domanda se la pone? «Come pagherai le commissioni?». La replica: «Questo è solo un gruppo temporaneo. Raggiungi il nostro “receptionist” per ricevere il premio». Ed il “receptionist” in questione è ovviamente una bella e ammiccante ragazza, che può essere raggiunta tramite un clic su un indirizzo inviato. Per chi è indeciso, i presunti complici postano foto a testimonianza dei 5 euro ricevuti. E il capo ad un certo punto si sente in dovere di intervenire: «Il nostro lavoro è aiutare film a migliorare gli ascolti». Vengono fatti anche esempi di domande da soddisfare per i 5 euro a clic: «Che tipo di serie tv preferisci? Viaggi, disastri, commedia, educazione, altro...».

L’ultimo scambio

Sembra tutto semplice, banale, ma sotto si nasconde solo un ennesimo tentativo di truffa che fa leva sui guadagni facili. Dopo un paio di ore, una seconda catena dello stesso tipo ci contatta. Cambia il nome, il numero dei partecipanti (qui sono 67) ma la solfa è la stessa. Alla fine, decidiamo di postare in entrambi i gruppi la comunicazione della polizia postale su questo tipo di truffa. Da allora silenzio e zero messaggi. Evidentemente i like e i clic per i film all’improvviso non erano più la priorità.

© RIPRODUZIONE RISERVATA