L’acquazzone di ieri fa uscire il lago: l’acqua fa capolino sulla strada

Piazza Cavour Chiusa la corsia più vicina al Lario: oggi bel tempo, ma in Valtellina l’afflusso d’acqua resta molto elevato

Alla soglia di esondazione mancano ancora una decina di centimetri, eppure questa mattina il lago ha fatto capolino sulla strada. E il livello del Lario continua a salire, visto che in Valtellina l’afflusso resta molto elevato e ben superiore rispetto al deflusso. L’ennesimo acquazzone di questa primavera/estate decisamente anomala, sul fronte del meteo, ha sensibilmente inalzato il livello del lago di Como che in appena 12 ore è salito di dieci centimetri. Stando ai dati raccolti dalla protezione civile, durante la notte il livello del Lario è cresciuto fino ad attestarsi a 107 centimetri sopra lo zero idrometrico, con un afflusso che ha superato i 900 metricubi al secondo.

Una volta superati i cento centimetri sopra lo zero idrometrico, il piano della Protezione civile prevede che si entri in una fase di pre allarme del rischio esondazione e le operazioni messe in atto sono di mitigazione del rischio.

Stamattina gli agenti della polizia locale sono stati costretti di fatto a chiudere la corsia più a destra del lungolago, quella a ridosso del cantiere delle paratie: restano in ogni caso aperte due corsie perché, com’è noto, da tempo è chiusa la corsia preferenziale dei bus proprio per consentire di procedere agevolmente con i lavori per la nuova passeggiata.

Maltempo durante la notte

Nel corso della notte, sul territorio comasco le piogge sono state particolarmente intense e hanno portato all’alto livello del Lario constatato questa mattina. Gli acquazzoni hanno provocato danni e disagi in particolare tra Menaggio, Bellagio, Argegno e Garzeno, dove sono caduti grossi chicchi di grandine e le strade si sono trasformate in fiumi di fango.

Garzeno, le strade diventano fiumi di fango. Video

Maltempo a Bellagio: grandine e rovesci intensi. Video

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