Cronaca / Como città
Venerdì 18 Dicembre 2020
Ladra fermata da un avvocato
Puntava a un Rolex: condannata
È approdato in aula, ieri mattina, il processo a carico di Simona Cristea, rumena di 31 anni, considerata una vera e propria professionista dei furti con destrezza ai danni di anziani
Como
Ha cercato di sfilare, assieme a una complice, il Rolex che un pensionato aveva al polso. Ma proprio in quel momento passava un avvocato che, vedendo la scena, si è lanciato all’inseguimento della ladra bloccandola.
È approdato in aula, ieri mattina, il processo a carico di Simona Cristea, rumena di 31 anni, volto e nome ben noto alla banca dati delle forze di polizia, considerata una vera e propria professionista dei furti con destrezza ai danni di anziani (non a caso la stessa Cristea è stata recentemente destinataria di una richiesta di processo, nell’ambito di un’operazione contro una serie di presunte ladre di orologi di valore).
Il processo
La vicenda finita a processo ieri mattina - e che è terminata con una condanna a sei mesi di carcere per l’imputata - risale al marzo di tre anni fa e vede protagonista l’avvocato comasco Pasquale Saggiomo. Il professionista, ieri, è comparso in qualità di testimone perché è stato lui, in quel giorno di inizio primavera del 2017, a bloccare e consegnare alla polizia la presunta ladra.
«Mi trovavo in macchina - ha spiegato l’avvocato - e percorrevo viale Rosselli, in direzione via Borgo Vico. Giunto al semaforo pedonale di viale Masia, ho visto un signore in bicicletta, che conosco di vista, accasciato al suolo e due donne che gli erano vicine allontanarsi velocemente. Io all’inizio ho creduto stesse male e mi sono subito fermato». In realtà il pensionato era accovacciato per recuperare il suo Rolex, che le due donne avevano appena cercato di sfilargli. Capita la situazione, l’avvocato si è rimesso in macchina: «Sono ripartito, e dopo venti metri ho tagliato la strada a una delle due. Sono sceso e le ho intimato di fermarsi. E lei l’ha fatto». Nel frattempo altri testimoni, che si erano fermati per capire l’accaduto, hanno chiamato il 112. E un’auto della polizia è arrivata dopo pochissimi minuti, prendendo in consegna Simona Cristea. La quale ieri mattina - lei era assente - difesa dall’avvocato Massimo Guarisco è stata processata e condannata al minimo della pena: sei mesi per tentato furto. Il pubblico ministero aveva chiesto un anno.
I precedenti
Come detto il nome dell’imputata è recentemente finito in un procedimento che dovrà approdare in aula, sempre per furto con destrezza di orologi preziosi, in compagnia di altre connazionali che negli anni passati avrebbero colpito almeno una decina di volte nella nostra provincia.
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