
( foto di archivio)
Le denunce Pioggia di segnalazioni per colpi in luoghi di culto e nelle case parrocchiali. Svuotata pure la cassaforte del seminario. Colpi soprattutto nel fine settimana per rubare le offerte della messa
Como
Se ci sia o meno un fil rouge che unisce i vari furti, non è dato saperlo. Ciò che è sicuro è il numero. Negli ultimi quattro mesi la provincia di Como ha assistito a un incremento clamoroso di furti ai danni di chiese e di case parrocchiali. Ben quattro i colpi messi a segno nella sola città capoluogo. Altri sei quelli denunciati nel resto della provincia. In molti casi furti con modalità analoghe, in altri commessi con dinamiche differenti. Ma un’incidenza così alta di assalti ai danni di luoghi di culto non la si è registrava da molti anni.
L’escalation di furti di questo tipo ha inizio a fine novembre quando ignoti entrano nella chiesa parrocchiale di Camnago Volta e rubano i soldi delle offerte. Il colpo viene messo a segno nottetempo, tra domenica e lunedì. E, si sospetta, il giorno non sia stato scelto a caso, e infatti coincide con la fine del weekend durante il quale, nel corso delle messe, sono stati raccolti i soldi delle offerte da parte dei fedeli.
Nella città di Como si contano almeno altri tre furti: il primo a gennaio nella chiesa del Crocifisso di viale Varese; quindi a febbraio ai danni del seminari vescovile di Muggiò, in via Giovanni Baserga. I ladri, in quell’occasione, erano riusciti ad aprire senza bisogno di forzarla o tagliarla con un flessibile e portando via contanti per un valore di circa quindicimila euro.
Quarto e ultimo colpo il 2 aprile scorso ai danni della parrocchia di Muggiò. Ma i ladri non si sono accontentati di colpire la città. E quindi nell’elenco dei furti compare anche la parrocchia di Fino Mornasco, quella di Rovellasca in via Grassi, peraltro un colpo messo a segno lo stesso giorno del furto in viale Varese a Como.
E poi ancora il 10 febbraio sono stati denunciati ben tre furti commessi lo stesso giorno (questi, si suppone, verosimilmente opera di una stessa banda): il primo ai danni della chiesa di Bregnano in via Dante Alighieri; il secondo e il terzo a Cantù: nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe in frazione Asnago e quindi sempre nella stessa via ai danni della casa parrocchiale. Ultimo dei dieci furti denunciati nella nostra provincia quello messo a segno a Vertemate con Minoprio nei locali delle case parrocchiali di Santa Maria Assunta.
Sui furti stanno indagando da un lato i carabinieri, dall’altro i poliziotti della squadra mobile della Questura di Como, a caccia di elementi utili a ricostruire eventuali responsabilità tra impronte, immagini video degli impianti di videosorveglianza delle zone prese di mira dai ladri e dalle testimonianze delle vittime.
Ma, chiaramente, si indaga anche sui canali di ricettazione degli oggetti rubati: oltre ai contanti, soprattutto i soldi delle offerte, i ladri si sono impossessati infatti anche di oggetti sacri e di oggetti in oro o comunque metalli preziosi ritrovati nel corso dei loro raid.
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