Lady Gaga: «Il lago di Como? Uno dei miei posti preferiti»

Lady Gaga ha deciso di prolungare il suo soggiorno lariano dopo il blindatissimo e privatissimo concerto di domenica sera a Villa Olmo, momento clou delle spettacolari nozze del miliardario britannico Alan Howard e Caroline Byron. La sposa, in abito bianco con velo lunghissimo e strascico altrettanto importante di Dior haute couture è una chef della cucina “gluten free”. Del resto proprio durante lo show, sulle ultime note de “La vie en rose” la pop star aveva urlato al microfono “Como è uno dei miei luoghi preferiti” invitando i presenti ad unirsi in coro “Ballate e cantate più forte, ci devono sentire anche sul lago”. Lake Como, per dirla alla Lady Gaga. Che lei aveva potuto ammirare durante le riprese di “House of Gucci”, di cui è stata la protagonista.

In effetti l’eco è arrivato ai fan assiepati fuori i cancelli della villa neoclassica, fino ai motoscafi che dondolavano davanti al pontile dove poche ore prima erano sbarcati molti dei 250 invitati all’evento. (registrati gratuitamente per continuare a leggere e vedere video e foto dal concerto di Villa Olmo e sul weekend in riva al lago di Lady Gaga)

Tra loro Pixie Lott, cantautrice, attrice e ballerina inglese sul Lario con il marito Oliver Cheshire, e Victoria Silvstedt. È stata la show girl svedese - nonostante il divieto tassativo degli sposi - a postare alcune immagini della cerimonia nuziale e della performance di Lady Gaga. Scatti ritirati nel giro di qualche ora (ma comunque finiti sui social network di tutto il mondo), pare su invito tutt’altro che gentile, che immortalano Stefania Germanotta nei quattro look della serata: il primo, long dress nero mentre era al piano (ha aperto la serata con la commovente “Shallow” scritta per “A star is born”). Poi una trasparente mise di iridescenti paillettes, quindi una corona di piume e outfit, sempre strepitoso, color fucsia. Travolgente in ogni senso il finale che ha letteralmente fatto impazzire il parterre: Gaga si è presentata in smoking e bombetta intonando “New York, New York” omaggio alla sposa, nata nella Grande Mela.

L’esibizione - con tante parole per gli sposi e molto “personalizzata” - è durata oltre un’ora e mezzo, dalle 23 in poi, dopo lo spettacolo pirotecnico ammirato anche da tantissimi comaschi che hanno visto gli spettacolari fuochi d’artificio. Alla fine, tutti si sono alzati in piedi per una calorosa standing ovation, travolti da un turbinio d’emozioni. Già prima erano rimasti a bocca aperta per la grandiosa scenografia firmata dal floreal ed event designer Vincenzo Dascanio. Sotto la sua regia è letteralmente rifiorito il parco di Villa Olmo, impreziosito da 300mila rose , 130mila lilium e altre centinaia di essenze.

Da sogno anche l’allestimento all’interno del tendone collocato a ridosso del salone principale della dimora neoclassica dove si è svolto il pranzo nuziale: stucchi, specchi, siepi e dipinti fatti a mano da una serie d’artisti l’hanno trasformato in una Ballroom degna di una reggia.

Per una notte, Villa Olmo è quindi tornata agli antichi fasti palesando al mondo le sue capacità camaleontiche di accoglienza. Una pubblicità planetaria per Como e il suo lago, una delle mete più gettonate e ambite del mondo. Per diversi ospiti, quelli che non sono ripartiti, ieri si è conclusa la tre giorni di festeggiamenti con un brunch a Villa d’Este.