Cronaca / Como città
Giovedì 02 Gennaio 2025
L’appello di un ex detenuto: «Al Bassone 6 mesi di corso e ora vorrei una chance, ma il reinserimento lavorativo è molto difficile»
La storia L’uomo, 45 anni, ha partecipato a un progetto di inserimento lavorativo per detenuti ma una volta uscito dal carcere si è trovato di fronte un’amara verità: «Vorrei lavorare, ma non so a chi chiedere sostegno per iniziare»
Dopo sei mesi di formazione professionale in carcere, è pronto a mettersi in gioco anche fuori dal Bassone, ma varcata la soglia della casa circondariale, a dicembre, si è trovato senza prospettive future.
La vicenda
«Ho partecipato a un progetto di formazione al Bassone durato sei mesi, (il progetto è stato promosso da Intesa San Paolo, su ispirazione di don Gino Rigoldi, storico cappellano del carcere minorile Beccaria e fondatore di Comunità Nuova, ndr) in collaborazione con l’azienda MekTech e la cooperativa Ozanam», racconta l’ex detenuto, che è stato uno degli undici detenuti dell’istituto penitenziario comasco coinvolti nel percorso di formazione tecnica per cablatori elettricisti. «Ora sto cercando un lavoro per poter continuare quello che mi è stato insegnato durante i sei mesi di corso, ma fuori dal carcere non ho trovato molto sostegno».
Il corso di formazione
«La promessa di uno stage sfumata non appena ho messo piede fuori dal carcere»
Il 45enne, dopo aver scontato un anno e mezzo di pena detentiva, spiega di aver ottenuto dal magistrato che si occupa del suo caso il permesso di scontare il residuo di pena di sette mesi ai domiciliari. «Sarei potuto uscire prima dal carcere, ma ho preferito portare a termine il percorso di formazione perché avevo a cuore la promessa che ci è stata fatta a luglio di un migliore inserimento lavorativo una volta usciti, grazie a questo progetto» specifica, che ora si trova nella struttura di prima accoglienza per ex detenuti Casa amica Sant’Antonio, gestita a Como dai frati francescani, in attesa di capire come tornare a essere parte attiva e produttiva della società. Uscito dal carcere a inizio dicembre, tuttavia, l’uomo di 45 anni si è trovato subito in difficoltà: la promessa di prosecuzione di uno stage, promosso da Energheia impresa sociale e ospitato dalla cooperativa Ozanam fino a maggio 2025, è sfumata nel momento in cui l’uomo ha lasciato il carcere. «Quando sono uscito dal Bassone il contratto è diventato carta straccia, perché valeva solo se fossi rimasto in carcere a scontare la pena - spiega - Ma ero fiducioso che sarei riuscito a proseguire il mio inserimento nel lavoro anche fuori, quindi sono uscito». L’uomo racconta di essersi rivolto sia alla cooperativa Ozanam che all’azienda MekTech per capire come mettersi in gioco e intraprendere un percorso lavorativo seguendo il tracciato della formazione iniziata al Bassone. «Ma l’azienda mi ha detto che se ne riparlerà intorno al 20 gennaio, perché devono capire se ci sono fondi a sufficienza per assumere dipendenti ex detenuti, come me, mentre la cooperativa, che si sta impegnando per costruire un laboratorio interno destinato agli ex detenuti, mi ha riferito che i tempi saranno lunghi».
Un momento delicato
Così spiega di essersi trovato con le mani in mano. «È una situazione complessa: noi detenuti mettiamo in gioco il nostro futuro e la possibilità di ricostruirci una vita in queste occasioni - conclude - Sono grato di aver avuto la possibilità di formazione in carcere, ora però chiedo di poter proseguire anche fuori un progetto in cui ho creduto fin dall’inizio. Sto cercando in tutti i modi di trovare aziende disponibili ad assumere ex detenuti: oltre alla formazione interna al carcere, ho anche fatto altre esperienze nel settore, in precedenza, e mi sono formato in ambito meccanico nella scuola dei Salesiani». Il suo sogno, poi, è quello di poter coinvolgere in questo nuovo inizio anche gli altri detenuti che hanno partecipato al corso di formazione realizzando un laboratorio che permetta a tutti loro, una volta usciti dal carcere, di continuare a praticare il lavoro imparato lì dentro. «Ci credo ancora, chiedo solo aiuto per ricominciare a lavorare».
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