L’auto finita nel lago, la scatola nera al super laboratorio

Il caso In viale Geno erano morti la canturina Tiziana Tozzo e il bergamasco Morgan Algeri. Centralina al vaglio dei massimi esperti, i dati attesi a breve. Le ipotesi sono guasto o errore

Como

Un laboratorio altamente specializzato a Budapest. Qui è stata portata la centralina della Mercedes finita nel lago nella serata dell’Epifania, trascinando con sé l’uomo e la donna che erano a bordo, inghiottiti dalle acque. Un incidente che ancora oggi, a mesi di distanza, rimane difficilmente spiegabile, con quell’improvviso scatto in avanti del Suv che stava per ripartire dal parcheggio in fondo a viale Geno.

La vettura, con la propria forza d’urto, aveva prima fatto ruotare una panchina in cemento, aprendola come un compasso, poi aveva abbattuto il parapetto per precipitare nel lago ribaltandosi. A perdere la vita erano stati Tiziana Tozzo, 45 anni, che abitava a Cantù, e Morgan Algeri, 38 anni, di Brembate Sopra, vinti forse anche dalla temperatura dell’acqua. Un incidente che non ha ancora una spiegazione chiara e che aveva portato la procura – in un fascicolo che è coordinato dal pubblico ministero Giuseppe Rose – a valutare anche un problema eventuale alla centralina dell’auto. Da qui l’importanza della valutazione della scatola nera che era estratta dal mezzo precipitato nel lago.

Il lavoro però è delicato: basterebbe una micro goccia di acqua rimasta nell’apparecchiatura per provocare un corto circuito o comunque una reazione in grado di rendere inutilizzabili i dati della centralina, che del resto era rimasta per ore immersa nelle gelide acque del Lario davanti alla punta di Villa Geno.

Per questo motivo alla fine la decisione presa è stata quella di inviarla in un laboratorio altamente specializzato di Budapest (l’alternativa era Stoccolma) in cui tuttavia, proprio per la delicatezza dei lavori che vengono eseguiti, arrivano le centraline degli incidenti più complicati d’Europa.

Attesa più lunga del previsto

Inevitabile, dunque, un allungamento dei tempi necessari per i lavori che non sono ancora conclusi. Il termine – da metà aprile, quando era stata consegnata la “scatola nera” – era stato indicato in 10-12 settimane e se queste previsioni dovessero essere rispettate saremmo dunque prossimi al termine per la consegna del contenuto della scatola nera.

La centralina è stata completamente smontata per arrivare direttamente al “cuore” che ne memorizza i dati per poi lavorare direttamente su quello, senza dunque attaccare la centralina a dei cavi elettrici. Una volta che i dati verranno inviati in Italia finiranno nelle mani del consulente della procura che sarà chiamato ad interpretarli per poi stilare la relazione nel tentativo di dare quelle risposte che ancora mancano.

Anche la famiglia di Morgan Algeri, con tramite l’avvocato Giovanni Giorgino, ha nominato un proprio consulente.

Decisivo per l’inchiesta

Insomma, a oltre cinque mesi da quel drammatico fatto di cronaca che funestò l’inizio del nuovo anno, starebbero per arrivare le prime risposte. La speranza è che qualcosa possa giungere già entro la prossima settimana. Perché è fin troppo evidente che da quella “scatola” tecnologica, che ha registrato i dati di quanto accaduto e che nelle speranze della procura potranno fornire un importante contributo nella ricostruzione della tragedia, passa il destino dell’intero fascicolo di indagine.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Luis A.

9 mesi, 3 settimane

Dieci o dodici settimane per smonontarla e analizzare le schede contenute ...e allora quanto mesi ci saranno voluti per costruirla ? due anni o magari solo 60 mnuti ?

Scrivi un commento
Caro lettore, la tua opinione per noi è importante e ogni contributo è sempre ben accetto, purché il tono rimanga civile e non venga mai meno il rispetto per gli altri lettori, per le leggi vigenti e per la redazione. L’obiettivo è favorire un confronto sano, appassionato e libero da quegli “eccessi” che troppo spesso in rete finiscono per trasformare il dialogo in uno scontro aspro e sterile. Per far ciò abbiamo predisposto una serie di regole che trovi elencate a questo link e che ti preghiamo di voler condividere e rispettare, sottolineando che il mancato rispetto anche di un solo punto comporta la rimozione del commento e, nei casi più gravi, la sospensione dell’account e la segnalazione alle autorità competenti.
Minimo 1 caratteri
stefano calabresi

9 mesi, 3 settimane

Ah perfetto quindi la microgoccia salvera' la faccia di qualcuno estremamente potente,in caso fate in modo che l'assicurazione per mettere apposto la ringhiera mandi il bonifico in maniera veloce altrimenti facciamo come dall'altra sponda che sono 30anni che la ringhiera attende di essere sostituita.

Scrivi un commento
Caro lettore, la tua opinione per noi è importante e ogni contributo è sempre ben accetto, purché il tono rimanga civile e non venga mai meno il rispetto per gli altri lettori, per le leggi vigenti e per la redazione. L’obiettivo è favorire un confronto sano, appassionato e libero da quegli “eccessi” che troppo spesso in rete finiscono per trasformare il dialogo in uno scontro aspro e sterile. Per far ciò abbiamo predisposto una serie di regole che trovi elencate a questo link e che ti preghiamo di voler condividere e rispettare, sottolineando che il mancato rispetto anche di un solo punto comporta la rimozione del commento e, nei casi più gravi, la sospensione dell’account e la segnalazione alle autorità competenti.
Minimo 1 caratteri
Roberto SULLIVAN

9 mesi, 3 settimane

La BlackBox di molti aerei di linea rimane per anni sul fondo del mare e sottoposta a pressioni e temperature estreme ( rif.IH 870 e AF 447 ), ma se recuperata è in grado di dare risposte a tutto tondo. Potrà mai essere illeggibile un'elettronica rimasta a bagno per poche ore in acqua dolce, e a qualche decina di metri?

Scrivi un commento
Caro lettore, la tua opinione per noi è importante e ogni contributo è sempre ben accetto, purché il tono rimanga civile e non venga mai meno il rispetto per gli altri lettori, per le leggi vigenti e per la redazione. L’obiettivo è favorire un confronto sano, appassionato e libero da quegli “eccessi” che troppo spesso in rete finiscono per trasformare il dialogo in uno scontro aspro e sterile. Per far ciò abbiamo predisposto una serie di regole che trovi elencate a questo link e che ti preghiamo di voler condividere e rispettare, sottolineando che il mancato rispetto anche di un solo punto comporta la rimozione del commento e, nei casi più gravi, la sospensione dell’account e la segnalazione alle autorità competenti.
Minimo 1 caratteri
Raffaello Mascetti

9 mesi, 2 settimane

Si tenga anche conto che una Mercedes GLC costa 70.000 euro, mentre per portarsi a casa un Airbus A330 ci vogliono più di 200 milioni... Forse la componentistica non è esattamente la stessa.

antonio alessi

9 mesi, 3 settimane

Mah secondo me si rompe nel controllo

Scrivi un commento
Caro lettore, la tua opinione per noi è importante e ogni contributo è sempre ben accetto, purché il tono rimanga civile e non venga mai meno il rispetto per gli altri lettori, per le leggi vigenti e per la redazione. L’obiettivo è favorire un confronto sano, appassionato e libero da quegli “eccessi” che troppo spesso in rete finiscono per trasformare il dialogo in uno scontro aspro e sterile. Per far ciò abbiamo predisposto una serie di regole che trovi elencate a questo link e che ti preghiamo di voler condividere e rispettare, sottolineando che il mancato rispetto anche di un solo punto comporta la rimozione del commento e, nei casi più gravi, la sospensione dell’account e la segnalazione alle autorità competenti.
Minimo 1 caratteri
Andrea Martini

9 mesi, 3 settimane

Direi giustissima considerazione

Mario Rossi

9 mesi, 3 settimane

Finale già scritto.

Scrivi un commento
Caro lettore, la tua opinione per noi è importante e ogni contributo è sempre ben accetto, purché il tono rimanga civile e non venga mai meno il rispetto per gli altri lettori, per le leggi vigenti e per la redazione. L’obiettivo è favorire un confronto sano, appassionato e libero da quegli “eccessi” che troppo spesso in rete finiscono per trasformare il dialogo in uno scontro aspro e sterile. Per far ciò abbiamo predisposto una serie di regole che trovi elencate a questo link e che ti preghiamo di voler condividere e rispettare, sottolineando che il mancato rispetto anche di un solo punto comporta la rimozione del commento e, nei casi più gravi, la sospensione dell’account e la segnalazione alle autorità competenti.
Minimo 1 caratteri
Alessio Tettamanti

9 mesi, 3 settimane

Eh beh, certo guasto o errore

Scrivi un commento
Caro lettore, la tua opinione per noi è importante e ogni contributo è sempre ben accetto, purché il tono rimanga civile e non venga mai meno il rispetto per gli altri lettori, per le leggi vigenti e per la redazione. L’obiettivo è favorire un confronto sano, appassionato e libero da quegli “eccessi” che troppo spesso in rete finiscono per trasformare il dialogo in uno scontro aspro e sterile. Per far ciò abbiamo predisposto una serie di regole che trovi elencate a questo link e che ti preghiamo di voler condividere e rispettare, sottolineando che il mancato rispetto anche di un solo punto comporta la rimozione del commento e, nei casi più gravi, la sospensione dell’account e la segnalazione alle autorità competenti.
Minimo 1 caratteri