Parcheggio per i tifosi al posto della scuola: «Il sindaco spieghi»

Nuovo stadio Il piano svelato da La Provincia fa discutere - Pd: «Non doveva essere quello il plesso di riferimento?» - Svolta Civica: «Zero trasparenza». Lega, FdI e FI attaccano

Per il Pd è «debolezza», per Svolta Civica «mancanza di trasparenza», per la Lega «l’ennesima chiusura di una scuola» e per Forza Italia una «scelta politica non condivisibile». Al centro di tutti questi giudizi che le minoranze in consiglio comunale rivolgono alla giunta c’è l’ipotesi, portata a galla sulle pagine di questo giornale ieri, che il futuro del nuovo stadio possa giocarsi a spese della scuola Corridoni di via Sinigaglia.

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Le altre scuole disponibili

A far emergere questa ipotesi - che non è stata smentita finora dall’amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Rapinese - è la normativa sui nuovi impianti sportivi che, con la legge Pisanu e i vincoli imposti dalla Figc impone un parcheggio riservato ai tifosi ospiti a ridosso dello stadio, con vie di accesso ben separate da quelle dei tifosi della squadra di casa. Il solo spazio di questo tipo disponibile nella zona dello stadio sembra essere proprio la scuola Corridoni.

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«Ma come signor sindaco? Dopo che ha dichiarato che quella sarebbe diventata la scuola di riferimento di buona parte del centro città?» chiedono il segretario cittadino del Pd Daniele Valsecchi e il consigliere comunale dem Stefano Legnani. Il riferimento è alla decisione presa a settembre dalla giunta di chiudere sei scuole, tra elementari e asili, tra cui quella di via Perti (chiusura su cui in questi giorni è prevista una sentenza o una sospensiva in attesa di sentenza definitiva da parte dei giudici del Tar). L’amministrazione infatti, tra gli istituti proposti in alternativa alle famiglie i cui figli ad oggi frequentano le elementari di via Perti aveva segnalato proprio la Corridoni, che fa parte dello stesso istituto comprensivo. La scuola di via Sinigaglia oggi, stando ai dati forniti dal Comune stesso, è occupata oggi al 50% con 178 studenti iscritti, che, nel caso venisse confermata l’ipotesi di abbattimento dell’immobile scolastico per la costruzione dell’autosilo, andrebbero a sommarsi ai 114 studenti attualmente iscritti in via Perti, per un totale di 292 studenti il cui trasferimento potrebbe riguardare o le elementari di via Brambilla (8 posti disponibili), o quelle di via Fiume (295 posti disponibili) o quelle di via XX Settembre (21 posti disponibili).

«Poca trasparenza»

«Al di là degli aspetti tecnici, dobbiamo evidenziare ancora una volta la debolezza sostanziale del sindaco Rapinese. Sempre trattando studenti, famiglie, cittadini, come oggetti, come pacchi, accorpando, spostando, muovendo, senza logica e rispetto. Leggere della volontà di barattare il futuro dei nostri studenti con un autosilo fa inorridire» continuano Valsecchi e Legnani.

A condividere il loro punto di vista c’è anche Elena Negretti, consigliera leghista, che sottolinea come la scuola Corridoni sia stata interessata da un «finanziamento ministeriale ottenuto dalla giunta Landriscina» quattro anni fa, per un totale di 400 mila euro di lavori su alcuni edifici scolastici, tra cui anche quello di vis Sinigaglia. «Se la sede dello stadio resterà quella attuale, l’unica soluzione senza affliggere la bellezza architettonica e paesaggistica dei luoghi, è un parcheggio interrato e lo studio di viabilità e percorsi adeguati. Sicuramente i costi saranno maggiori, ma l’intera area sarà più disponibile per cittadini e turisti» continua Negretti.

Un’altra critica mossa dalle minoranze è quella della mancata concertazione. «Apprendiamo da rumors giornalistici la sorprendente mancanza di trasparenza con la quale Rapinese affronta argomenti delicati e fondamentali della città» commenta Vittorio Nessi (Svolta Civica). Mentre il forzista Alessandro Falanga si augura che la condivisione dei piani per il futuro della scuola Corridoni possa passare dal consiglio comunale: «Fa piacere, lo dico da tifoso del Como, che lo stadio sia interessato da un restyling di questo tipo, ma dare la precedenza allo stadio rispetto alla scuola e agli studenti senza condividere pubblicare progetti così significativi è una scelta politica non condivisibile».

Cosa sarà della Corridoni ancora non è inciso sulla pietra, ma il suo destino ora sembra più vicino che mai all’altra scuola del centro storico.

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