«Le critiche ad Ats? Diritto di cronaca». Assolta La Provincia

Caso archiviato L’ex direttore generale aveva querelato il giornale: «Articoli pungenti e polemici, ma riportavano i fatti»

Nessuna diffamazione ad Ats Insubria. L’inchiesta giornalistica sulla gestione dell’emergenza Covid da parte dell’ex Asl ha rispettato i canoni del diritto di cronaca. La Procura di Varese ha chiesto e ottenuto l’archiviazione delle accuse a carico dei cronisti Sergio Baccilieri e Paolo Moretti, autori di una serie di articoli critici su come Ats Insubria ha affrontato la pandemia, nonché il direttore Diego Minonzio.

«I giornalisti - scrive il pm Luca Petrucci nella richiesta di archiviazione - si limitano a esprimere una serie di valutazioni critiche sulla gestione della situazione epidemiologica e su quelli che, a loro avviso, rappresenterebbero taluni aspetti problematici del servizio (peraltro comprensibili alla luce della straordinaria gravità della crisi sanitaria in parola) Gli articoli, sebbene a tratti particolarmente polemici e pungenti, riportano fatti e circostanze apprese dall’autore sulla problematica in discussione ma non contengono frasi realmente offensive della reputazione dell’Azienda. Senza contare che i funzionari pubblici sono maggiormente esposti, rispetto al privato cittadino, alle critiche dell’opinione pubblica».

In buona sostanza «la condotta degli indagati» è «giustificata dall’esimente del diritto di cronaca» anche perché gli articoli trattano di una «materia sicuramente di rilevante interesse pubblico, venendo in rilievo la gestione della sanità pubblica e della tutela della salute collettiva».

«Non può sostenersi - scrive ancora il pm - che i giornalisti abbiano pubblicato notizie false o tendenziose. Considerata la drammaticità della situazione vissuta dal Paese (e, in particolare, dalla Regione Lombardia), non può neanche dirsi che l’elaborazione critica sia avulsa da un nucleo di verità e/o trascenda in meri attacchi personali finalizzati ad aggredire la sfera morale altrui (modeste e marginali inesattezze che riguardino semplici modalità del fatto sono pur sempre tollerabili); il diritto di cronaca, che presuppone l’immediatezza della notizia e la tempestività dell’informazione, può comportare, per ovvie esigenze di urgenza e celerità, qualche sacrificio dell’accuratezza della verifica della verità del fatto narrato e della bontà della fonte».

Per querelare La Provincia l’allora direttore generale Lucas Maria Gutierrez, aveva annotato a bilancio non meno di 18mila euro (denaro pubblico) per sostenere le spese legali contro il giornale.

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