Le fiamme alimentate dagli scatoloni. La ricostruzione del rogo grazie ai video

Il fuoco che ha ucciso il clochard francese la mattina di martedì si è sviluppato dall’interno della rampa di scale nel cortiletto sul retro del palazzo di piazza Duomo. Non è divampato all’improvviso, ma lentamente, forse addirittura in mezz’ora prima di diventare visibile e devastante. Un rogo principalmente di carta e cartone, come si deduce dal fumo bianco, e non dunque di pneumatici o polistirolo, più nocivi e che avrebbero sviluppato fumo nero. Il punto di innesco, dovrebbe essere nel pianerottolo al piano terra, vicino a dove è stato poi rinvenuto il corpo senza vita del cittadino francese.

La ricostruzione della dinamica e delle origini dell’incendio la stanno facendo gli uomini del Nucleo Investigativo Anticendi dei vigili del fuoco, anche con i video girati quella mattina, alcuni dei quali acquisita da La Provincia.

Il primo video che fornisce alcune risposte agli interrogativi degli investigatori, è quello girato dalle turiste ospiti del b&b al secondo piano della palazzina teatro del rogo costato la vita a un anziano clochard francese.

Nel video si notano due colonne di fuoco che si sono alzate vicino alla rampa delle scale, una terza sotto il balcone della redazione di ComoZero, ma che il grosso delle fiamme è concentrato all’interno del vano scale. Questo, come d’altronde confermato anche dal sopralluogo effettuato dal Nucleo Investigativo dei pompieri, è la prova del fatto che l’incendio è partito all’interno dello stesso vano scale.

I vigili del fuoco hanno anche campionato i vapori dell’incendio trovando tracce di almeno un accelerante che ora dovrà essere analizzato a Milano. Potrebbe trattarsi non per forza di alcol, ma anche di un barattolo di vernice oppure di colla. Un lavoro complicato per mappare quanto accaduto e dare una ricostruzione il più possibile attendibile di come si è arrivati all’incendio mortale.

In un secondo video, quello del primo intervento dei vigili del fuoco, emerge un altro

Un ulteriore elemento è emerso ed è ritenuto assai probabile: il fuoco potrebbe essersi sviluppato molto prima di quando poi sono scattati i soccorsi, allargandosi piano piano e non in modo subito deflagrante, un incendio che prima di essere visibile potrebbe aver bruciato anche per mezz’ora.

C’è un ultimo aspetto al vaglio, voluto per non lasciare nulla di non indagato: la squadra Mobile ha infatti acquisito le immagini delle telecamere della piazza che puntano non direttamente sul vicolo, ma che potrebbero far presupporre – con discreta attendibilità – l’eventuale presenza di qualcuno dentro il vicolo nei minuti dell’incendio. Questo, ovviamente, per non lasciare scoperta alcuna ipotesi.