Le regole della Zona Rossa
Tutte le domande e le risposte

Il provvedimento scatta lunedì 15 marzo

È scattata oggi lunedì 15 marzo 2021 (di nuovo) la zona rossa con la chiusura, rispetto a prima di Natale, di tutte le scuole compresi i nidi. Stop alle visite ad amici e parenti, ma ieri è arrivato - attraverso i chiarimenti del Governo - il via libera ad andare nelle seconde case, anche se si trovano fuori regione.

Proprio sulle seconde case già nella giornata di sabato c’erano stati dei dubbi, anche se a prevalere era l’interpretazione più restrittiva. Ieri, come detto, l’intervento del Governo e il conseguente ok allo spostamento.

1 Posso andare a trovare parenti e amici?

No, nelle zone rosse questi spostamenti sono vietati. «Gli spostamenti per far visita ad amici o parenti autosufficienti e, in generale, tutti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria non dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute, sono vietati».

2 Quali sono i motivi per potersi spostare?

Il principio alla base della zona rossa è quello di restare nella propria abitazione. Ci si può spostare per necessità, salute e lavoro , con autocertificazione da compilare al momento del controllo (o, se si vuole, si può averla già pronta). Nella necessità rientrano anche la spesa e gli acquisti nelle attività aperte. Si può anche andare nelle seconde case (vedi risposta successiva).

3 Posso andare nella mia seconda casa?

Il via libera è arrivato ieri con la pubblicazione del chiarimento sul sito del Governo. Quindi sì, anche in zona rossa si può andare nelle seconde case. Fino al 6 aprile «in zona rossa sono censiti esclusivamente i seguenti spostamenti: per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità (anche verso un’altra regione o provincia autonoma) e il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, compreso il rientro nelle “seconde case” ubicate dentro e fuori regione.

4 Ci sono dei limiti per le seconde case?

Bisogna verificare che non ci siano ordinanze specifiche, regionali o comunali, che vietino espressamente di poter andare nelle seconde case. Il Governo dal canto suo chiarisce che «è possibile raggiungere le seconde case, anche in un’altra regione o provincia autonoma (da e verso qualsiasi zona: bianca, gialla, arancione, rossa), solo a coloro che possano comprovare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile anteriormente al 14 gennaio 2021». Sono quindi «esclusi tutti i titoli di godimento successivi a tale data (comprese le locazioni brevi non soggette a registrazione)». Naturalmente, la casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente con l’avente titolo, e vi si può recare unicamente tale nucleo. In caso di controlli serve l’autocertificazione.

5 Se abito in un piccolo Comune, con meno di 5mila abitanti c’è ancora la regola dei 30 km per gli spostamenti?

No, non c’è più la deroga dei 30 km presente in zona arancione e arancione rafforzato.

6 I negozi sono aperti o chiusi?

Dipende. Restano chiusi i negozi che vendono beni non di prima necessità. L’elenco di quelli che possono restare aperti comprende innanzitutto rivendite di prodotti alimentari, farmacie, parafarmacie, edicole e tabaccherie. Aperti anche negozi di computer ed elettronica; distributori di benzina e rivendite di carburante; negozi di ferramenta, vernici, piastrelle; articoli igienico-sanitari; attrezzature e prodotti per l’agricoltura e per il giardinaggio; articoli per l’illuminazione e sistemi di sicurezza in esercizi specializzati; librerie; cartoleria e forniture per ufficio; calzature per bambini e neonati; biancheria personale; negozi di articoli sportivi, biciclette e di articoli per il tempo libero; concessionarie di auto e moto; giochi e giocattoli; cosmetici, articoli di profumeria e di erboristeria; fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti; animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati, negozi di ottica e fotografia, negozi di combustibile per uso domestico e per riscaldamento; saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini; articoli funerari e cimiteriali; qualsiasi attività di commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet, per televisione; lavanderie e tintorie.

7 Posso comprare calzature o abbigliamento?

No, i negozi sono chiusi. Eccezione per abbigliamento e calzature per bambini e biancheria.

8 Ristoranti e bar sono aperti?

No, «sono sospese le attività dei servizi di ristorazione - bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie - ad esclusione delle mense e del catering continuativo». È sempre consentito ordinare cibo e bevande e domicilio. I ristoranti possono fare asporto fino alle 22, i bar invece solamente fino alle 18.

9 I centri commerciali sono aperti? Tutti i negozi?

Sono aperti solo alcuni negozi al loro interno come alimentari, farmacie, lavanderie, edicole, tabaccherie. 

10 I parrucchieri e i centri estetici sono aperti?

No, parrucchieri, barbieri e centri estetici sono chiusi. La chiusura dei parrucchieri è una delle principali novità dell’ultimo decreto.

11 È possibile uscire dal proprio Comune di residenza per fare la spesa in un supermercato o in un negozio che rientra nel novero di quelli aperti?

La regola vieta di lasciare il territorio del proprio Comune se non per ragioni di lavoro, urgenza, necessità. Tra le ragioni di necessità rientrano anche spesa e acquisti. Si può lasciare il territorio del proprio Comune se, ad esempio, un punto vendita nel Comune vicino è più conveniente o se il bene di cui ho bisogno non è presente nei punti vendita del proprio Comune.

12 I mercati ci sono?

No i mercati sono chiusi, «salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari».

13 Il coprifuoco notturno è ancora in vigore?

Sì, dalle 22 alle 5 nessuno può girare, salvo motivi di lavoro, di necessità o di salute. Che vanno, ovviamente, autocertificati.

14 Le scuole sono aperte?

Sono sospese le attività dei servizi educativi dell’infanzia e le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado si svolgono a distanza. Resta la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per alunni con disabilità o bisogni educativi speciali. Chiusi anche gli asili nido.

15 Posso far venire a casa la baby sitter per curare i bambini?

Sì, è consentito.

16 È possibile spostarsi per accompagnare i propri figli dai nonni o per andarli a riprendere all’inizio o al termine della giornata di lavoro?

È possibile per motivi di estrema necessità che vanno autocertficati, ma è fortemente sconsigliato.

17 I parchi pubblici sono aperti?

Sì, sono sempre aperti. E anche i giochi per i bambini (l’ordinanza regionale è decaduta).

18 Attività sportiva. Devo restare nel Comune?

Il governo ha chiarito che «nella zona rossa è possibile svolgere attività sportiva esclusivamente nell’ambito del territorio del proprio Comune, in forma individuale e all’aperto mantenendo la distanza interpersonale di due metri. È tuttavia possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento, per esempio la corsa o la bicicletta, entrare in un altro Comune purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza».

19 Posso fare una passeggiata?

Sì, nei pressi della propria abitazione sempre rispettando il coprifuoco.

20 Piscine e palestre sono aperte?

No, piscine e palestre come pure i centri sportivi sono chiusi. Vietati gli sport da contatto, ma consentiti all’aperto allenamenti individuali.

21 Posso spostarmi per turismo?

No, il turismo non è un motivo valido per muoversi quando si è in zona rossa.

22 Le multe a quanto ammontano?

La sanzione è di 400 euro , ridotta se pagata entro cinque giorni. In caso di false dichiarazioni nell’autocertificazione però scatta anche la denuncia penale.

23 È consentito recarsi in Svizzera

È ovviamente consentito lo spostamento dei lavoratori frontalieri. Al di fuori di questa categoria, non esistono - per le autorità svizzere - restrizioni in entrata. Valgono pertanto le sole restrizioni italiane, in base alle quali varcare il confine di Stato, se non si è frontalieri, è vietato. Al rientro in Italia, comunque, se non si è frontalieri, bisogna produrre un tampone non più vecchio di due giorni.

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