Le “sardine” comasche
Subito boom sui social
ma per ora niente piazza

Arriva anche a Como il movimento nato nelle scorse settimane a Bologna

Si definiscono «un fenomeno politico, ma apartitico», ripudiano «tutti i tipi di fascismi e violenze» e sono «educate e rispettose».

Sull’onda di quanto accaduto a livello nazionale, anche a Como potrebbero comparire le “sardine”, il movimento nato a Bologna, sulla scorta di un flashmob organizzato da quattro ragazzi, in occasione della visita di Matteo Salvini, con l’obiettivo di riempire piazza Maggiore e dimostrare di essere più numerosi dei leghisti accorsi al Paladozza a sentire l’ex ministro dell’Interno.

Al momento, è stato creato un gruppo pubblico su Facebook chiamato “6000 sardine como”: in pochissimo tempo, ne fanno parte più di 1500 persone. Un numero altissimo. «Domenica ci sarà la manifestazione a Milano - spiega Antonella Topputo, amministratrice del gruppo assieme assieme a Carlo Grossi - Vedendo che proprio qui, vicino a casa, si organizzava qualcosa, è nato il desiderio di provarci anche nel Comasco, un territorio peraltro ostico».

Rispetto all’originale, il logo utilizzato e lo slogan sono leggermente diversi. Per esempio, i pesci utilizzati guardano verso l’alto e il basso, ma di sbieco, non come nell’immagine ufficiale. Inoltre, l’hashtag scelto è “Como si slega”.

«La gente è stufa della situazione attuale e del clima che si è creato – continua Topputo – così, ci siamo detti “proviamoci” a organizzare qualcosa in città. È il nostro obiettivo: abbiamo già un’idea sul luogo, ma dobbiamo prima coordinarci e capire bene come muoverci. Poi, se non andrà bene, parteciperemo solo alla manifestazione milanese». Circa la possibile piazza cittadina dove si potrebbe tenere l’ipotetica iniziativa, si è fatto il nome di San Fedele. Anche se, sottolineavano alcuni dubbiosi, lo spazio potrebbe essere troppo piccolo e, in generale, bisognerà considerare gli eventi natalizi in corso, per evitare eventuali incagli logistici.

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