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Cronaca / Como città
Venerdì 07 Febbraio 2025
Letti Covid, ce ne sono altri 130. E lo spreco sale a mezzo milione
Lo scandalo All’ex Sant’Anna non solo i 200 acquistati in India di cui ha parlato Bertolaso - Portati a Como all’inizio del 2022 in attesa di una sentenza. Che è arrivata oltre un anno fa
Nella vecchia Pediatria di via Napoleona non sono accatastati soltanto i 200 letti indiani di cui ha pa rlato l’assessore Guido Bertolaso in Consiglio regionale: ci sono anche una novantina di letti prodotti da un’azienda turca e una quarantina con marchi diversi.
Facendo riferimento all’inchiesta portata avanti dal nostro quotidiano, approdata in aula dopo l’interrogazione presentata dal consigliere Pd Angelo Orsenigo, l’assessorato al Welfare ha dato conto dei 200 letti acquistati da Aria nel marzo del 2020, allo scoppio della pandemia, dalla ditta indiana Surgimill. Si trattava però di attrezzatura non idonea, con le spine elettriche non a norma e senza la targhetta CE. Tutto materiale poi finito, un po’ in sordina, a inizio 2022 a Como. La Regione, che per quei letti aveva speso 220mila euro, sta ancora aspettando che quei soldi le vengano restituiti dai fornitori, nonostante un contenzioso aperto un anno e mezzo dopo e la successiva sentenza favorevole del tribunale di Milano.
Dalla Turchia
L’assessore però non ha fatto riferimento agli altri letti che si trovano in via Napoleona. Guardando le foto pubblicate da “La Provincia” si notano tanti letti ancora imballati nei cartoni, sul nastro adesivo, oltre alla scritta “irregolarità”, si legge anche la marca “Promek”, un’azienda turca. Cercando negli archivi di Aria, la società regionale responsabile degli acquisti, figura in effetti all’inizio del 2020 una partita di letti comprati da questa ditta che sede ad Izmir. Secondo quanto è stato possibile apprendere, questi 90 letti della Promek sono stati acquistati al netto dell’Iva per 152mila euro, quindi in totale circa 177mila euro, e sono corredati di motori e materassi antidecubito.
Nell’elenco dei letti stoccati all’ex Sant’Anna risultano esserci anche altri 24 letti di cui non è possibile identificare i modelli, salvo leggere la marca “Nitrocare” stampata sui materassini sempre grazie alle foto pubblicate dal nostro quotidiano. Infine ci sarebbe una parte residuale di letti provenienti dai gruppi internazionali Novamed e Linak. In totale 328 letti, per una spesa di 410mila euro, aggiungendo l’Iva si arriva a circa 470mila euro.
Chiesto un riscontro in Regione su questi letti non presi in esame dall’assessorato e dal consiglio regionale non è stato possibile ottenere maggiori informazioni. Se in un primo tempo dall’assessorato avevano spiegato che, risolti i contenziosi e sperando di poter ancora utilizzare i letti, tutto sarebbe stato trasportato all’ospedale di Gallarate, in aula l’assessore Guido Bertolaso ha ipotizzato invece di spedire i letti indiani in Ucraina, dove senza certificazioni europee in tempo di guerra queste forniture potrebbero essere preziose. È necessario però trovare un accordo con la ditta straniera che ancora deve restituire i soldi ai lombardi.
Il trasferimento
L’operazione, condivisa con Regione e Areu, per trasferire i letti a Como è stata portata a termine all’inizio del 2022: all’Asst Lariana era stato solo chiesto di stoccarli in attesa dell’esito di una vertenza, conclusasi però nel novembre 2023.
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