Cronaca / Como città
Venerdì 07 Gennaio 2022
Liceo in quattro anni, un flop
Il Giovio decide di sospenderlo
Como: in città calo degli iscritti per le superiori in versione “ridotta”. Difficoltà anche al Setificio a formare una classe. Sorride solo il Gallio
Il quadriennale non ha scaldato i cuori delle famiglie comasche. Mentre per il prossimo anno il ministero dell’Istruzione ha deciso d’investire molto nei percorsi in 48 mesi, sfruttando anche i fondi del Pnrr, a quattro anni dall’introduzione della sperimentazione la maggioranza degli indirizzi presenti in città faticano a raggiungere un numero soddisfacente d’iscritti.
Lo stop al Giovio
Il Giovio ha deciso, momentaneamente, di fermarsi: non è partita una nuova prima e il collegio docenti, a dicembre, ha deciso di stoppare la sperimentazione per il prossimo anno scolastico. «Abbiamo una classe che farà la maturità a giugno – spiega il preside Nicola D’Antonio – poi avevamo già deciso di fare una riflessione. In generale, l’utenza non ha mostrato un grandissimo interesse. Alcuni ragazzi, per esempio, hanno deciso di passare allo scientifico quinquennale».
Unico in Italia, il quadriennale del Carcano è in “chimica, materiali e biotecnologie”, con una spiccata curvatura verso il tessile. Anche in via Castelnuovo non si è riusciti a formare una prima: è stata inviata al ministero la richiesta di rinnovo e non dovrebbero esserci particolari problemi per l’ottenimento. «L’esperienza ha diverse facce ed è molto positiva per vari aspetti – commenta il preside Roberto Peverelli – la sofferenza è riuscire ad avere un numero adeguato iscritti e credo che la questione si riproporrà anche quest’anno. Per quanto ci riguarda, il corso funziona e le valutazioni dei docenti sono molto positive. A questo proposito, sarà interessante seguire le carriere future dei ragazzi: al momenti, i 19 frequentanti l’ultimo anno s’iscriveranno tutti all’università».
L’esperienza è in difficoltà in tutta Italia. I motivi sono diversi: alcuni genitori chiedono se il titolo di studio sia uguale a quello quinquennale oppure se sia paragonabile a un percorso di tipo professionale. Altri, invece, non ritengono sia così necessario accelerare il percorso di studi dei figli per consentirgli di uscire dalle superiori un anno in anticipo. La stessa impostazione di fondo porta con sé timori e preoccupazioni per la fatica e i carichi di studio.
Le scuole private
Il Casnati ha introdotto il quadriennale linguistico recependo la metodologia Cambridge. «Per quanto riguarda gli iscritti – spiega Davide Discacciati , direzione dell’istituto – passato l’entusiasmo iniziale, c’è stato un calo dell’interesse. Però, dallo scorso anno abbiamo notato una bella ripresa e già registriamo un forte interesse. Il percorso è duro e impegnativo, ma molto gratificante in termini di risultati ottenuti dai ragazzi».
C’è soddisfazione al Gallio, la prima scuola a Como a introdurre il quadriennale scientifico internazionale: «I risultati sono davvero positivi, sia in termini d’iscrizioni sia di risultati – dice Michela Rusconi , preside dei licei – facendo una media, ogni classe ha fra i 15 e i 18 studenti. Per noi, è il percorso trainante e crediamo molto in questo formato». Anche Cometa ha un percorso quadriennale: si tratta del liceo artigianale.
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