Lingua blu: la malattia degli ovini trovata anche negli allevamenti di Como

Animali Si trasmette a causa di un insetto vettore. Zamperini: «Rapido piano di intervento, senza costi a carico degli allevatori».

Anche nella provincia di Como è stata confermata la presenza del virus della lingua blu, o febbre catarrale degli ovini, una malattia infettiva che colpisce prevalentemente gli animali appartenenti a questo genere. Tra gli altri territori lombardi interessati da casi di lingua blu c’è anche il Lecchese e le province di Bergamo, Pavia e Monza e Brianza. La regione italiana al momento più colpita è la Sardegna, dove la malattia è classificata come endemica, la lingua blu ha già registrato 360 focolai.

La “blue tongue”

La lingua blu è una malattia infettiva che colpisce soprattutto gli ovini e si trasmette tra attraverso un insetto vettore ematofago. L’uomo non può essere contagiato. Tra i sintomi che si manifestano negli animali infetti c’è la febbre, le ulcere, la cianosi dei tessuti cutanei ed emorragie. Il nome informale “lingua blu” deriva proprio dal fatto che, nei casi più gravi, la lingua dell’ovino si gonfia e diventa blu per la cianosi.

Sulla questione è intervenuto il consigliere regionale lombardo di FdI Giacomo Zamperini: «Voglio rassicurare sul fatto che tutti stiamo facendo egregiamente il loro dovere, in particolare le Ats e la struttura regionale. Depositerò una mozione urgente - prosegue - con la quale chiederò di avviare un rapido piano di intervento, senza costi a carico degli allevatori, attraverso il quale immunizzare gli animali con la vaccinazione, fortunatamente efficace e già utilizzata in passato».

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