Lista Rapinese per Villa Saporiti? «Tanti con me, cerco altre 20 firme»

Consiglio provinciale Adesioni da una settantina di sindaci e consiglieri sul territorio lariano. Ne servono almeno 90

La sfida del sindaco Alessandro Rapinese per presentare una lista alle elezioni provinciali di fine settembre va avanti. Ha poco meno di una settimana per raccogliere la ventina di firme che mancano, come ha spiegato ieri, per raggiungere quota 90, che consente di correre.

«Ho girato la provincia in lungo e in largo in questi giorni - dice il primo cittadino - e devo dire che ho raccolto un malessere diffuso. Non abbiamo ancora raggiunto il numero di firme necessario, ma il giorno della verifica sarà il 5 settembre quando passeremo nei Comuni a ritirare le sottoscrizioni. Ho parlato con sindaci e molti consiglieri comunali che stanno seriamente valutando l’ipotesi di consentire alla lista Rapinese di poter quantomeno essere candidata (in quel caso, per il meccanismo dei conteggi, almeno un consigliere arriverebbe a Villa Saporiti, ndr). Siamo a una settantina, ne mancano una ventina. Ma il risultato di per sé è già straordinario considerato che potevo contare solo sui miei 21 consiglieri e, in verità, solo su 14 (i sette candidati non possono sottoscrivere la lista, ndr). Avere raccolto la fiducia e l’apprezzamento di oltre 50 politici a livello provinciale per questo progetto, nato solo un mese fa, mi riempie d’orgoglio».

Le elezioni provinciali (solo per il consiglio, il presidente resta Fiorenzo Bongiasca) non sono aperte a tutti i cittadini, ma sono di secondo livello: significa che, a votare, non saranno i cittadini ma i loro rappresentanti intesi come sindaci e consiglieri. Il meccanismo è quello del voto ponderato basato sul numero di abitanti del suo Comune (il capoluogo vale molto di più rispetto a un piccolo Comune).

Il tempo scarseggia poiché le candidature, come chiarito da Villa Saporiti, «dovranno essere presentate all’ufficio elettorale domenica 8 settembre dalle 8 alle 20 e lunedì 9 settembre dalle 8 alle 12». «Il tema vero però - dice Rapinese - è che molti sindaci e consiglieri titubanti a firmare lo sono perché temono che nell’esporsi potrebbero vedere le risorse per i loro Comuni diminuire in funzione del mal di pancia di questo o quel politico regionale o provinciale. Questa è una logica che se la lista Rapinese dovesse arrivare in Provincia cancellerò come l’ho cancellata nel capoluogo. Noi non eroghiamo fondi a chi ci si supporta elettoralmente, non mi interessa chi mi vota o mi è amico, gestiamo i soldi dei cittadini nell’interesse di tutta la cittadinanza. Dicevano che fossi sindaco dei commercianti e ne ho bastonati a centinaia con la Tari o l’occupazione di suolo pubblico, che ero il sindaco legato allo sport e ho preso associazioni che scherzavano con il pagamento dei canoni e ho tolto loro gli impianti. Non ci saranno zone o aree amiche e altre meno».

Chiude rivolgendosi agli amministratori: «Se vogliono consentire alla lista Rapinese di poter correre hanno tempo fino a mercoledì per firmare nei loro Comuni oppure dal 5 in poi possono venire a Palazzo Cernezzi all’ufficio elettorale o mandandomi una mail».

© RIPRODUZIONE RISERVATA