Lo chef stellato premia “Da Noi”, un ristorante per il cuore e l’anima

Il ristorante Da Noi secondo The Fork Award è tra i migliori d’Italia. È stato lo chef stellato Davide Caranchini ad aver suggerito al torneo promosso da Identità golose la brigata di via Lambertenghi che a Como offre lavoro a giovani disabili.

Sono 75 i famosissimi cuochi che fanno parte della giuria che decide della competizione, tra i tanti nomi c’è Peppe Guida, Davide Oldani, Gianfranco Pascucci, Carlo Cracco, oltre appunto allo chef comasco che lavora nel suo ristorante a Cernobbio. Sono invece 60 i ristoranti nominati da altrettanti esperti lungo tutto lo stivale che verranno poi votati e scelti per il podio e l’evento finale, già in calendario il 29 ottobre. The Fork Awards raccoglie così le migliori cucine che hanno dopo anno investono in creatività, gusto e accoglienza.

Secondo Caranchini il ristorante Da Noi «è un progetto encomiabile per la sua natura, è uno spazio in cui dare possibilità a ragazzi con disabilità per potersi approcciare al mondo del lavoro». Al ristorante Da Noi, scrive ancora Caranchini per The Fork Awards, «si sta molto bene».

«Ringrazio è una grandissima soddisfazione – dice Guido Grilli, uno dei responsabili del ristorante – per noi essere tra i candidati è un onore, ancor prima di sapere poi come andrà il voto online e quello della giuria».

Il ristorante Da Noi, aperto da settembre dell’anno scorso, è un posto certo speciale. Si mangia bene, sì, ma tra tavoli e fornelli questo è soprattutto un luogo di inclusione. Grilli, papà di un giovane con disabilità, un anno fa ha messo al lavoro altri ragazzi e ragazze con difficoltà, in particolare di tipo intellettivo. Per nutrire così cuore ed anima hanno dato una mano anche imprenditori e mondo del volontariato contribuendo a ciò che serve per far partire l’attività.

Lo chef del ristorante Da Noi oggi è Simone Papillo. Chi volesse votare il ristorante comasco può navigare su www.theforkrestaurantsawards.it.

«In questo momento storico i giovani con disabilità non hanno numerose opportunità lavorative se non in limitati casi – questa era la presentazione del progetto lanciato nella primavera del 2023 - nonostante alcuni presentino delle differenti abilità che permetterebbe loro un inserimento in vari ambiti. Da qui nasce l’idea di aprire una attività che possa consentire ad alcuni di loro di esprimersi lavorando e guadagnando per tale operato».