Cronaca / Como città
Domenica 08 Dicembre 2024
Lotta ai tumori, caos sull’elezione del nuovo presidente. Arrivano i carabinieri
L’associazione Boom di tesserati alla Lilt negli ultimi giorni utili. Si presentano a votare. «Ma lo statuto non lo consente». Liti e minacce di azioni legali
La battaglia elettorale alla Lilt finisce in tribunale. Ore nove del mattino, all’apertura del seggio per rinnovare le cariche della sezione comasca della Lega italiana per la lotta ai tumori nella sede di via XX Settembre, ieri c’erano già una cinquantina di persone fuori dalla porta. Dentro nel corridoio zeppo, qualcuno si è stupito di trovare una fila tanto lunga. La ragione dell’inaspettata affluenza sarebbe da ricercarsi nello scontro in corso per la presidenza.
Il dottor Alberto Pierini, responsabile della chirurgia senologica del Sant’Anna, si è candidato per succedere a Giorgio Maria Baratelli, senologo e storico presidente della Lilt. Le due liste sono in forte contrapposizione, tanto che per calmare gli animi verso le 10.30 sono stati addirittura chiamati i carabinieri.
Opposte ragioni
Il motivo è che a sostegno della lista di Pierini a inizio novembre si sono iscritti alla Lilt circa 150 persone, in gran parte amici e colleghi del medico al lavoro al Sant’Anna. I soci hanno diritto di voto, solo se si sono iscritti almeno trenta giorni prima della chiamata alle urne. Questi nuovi soci, che hanno chiesto la tessera negli ultimi due giorni teoricamente utili, ieri non sono stati ammessi al voto. La prima ad essere respinta è stata la compagna del medico del Sant’Anna. Quindi altri sostenitore del chirurgo dell’Asst Lariana hanno fatto volare gli stracci. «Il presidente Baratelli non ha voluto riconoscere i nuovi soci convocando un consiglio direttivo prima del voto – spiega Pierini – dunque non ci resta che presentare un esposto in Procura. Al seggio non volevano nemmeno verbalizzare la non ammissione dei votanti, quindi abbiamo chiamato i carabinieri». La Lilt a Como conta circa 12mila soci, pochi però sono parte attiva dell’associazione, all’ultima elezione hanno votato circa 230 persone. I più sono pazienti che prendono la tessera per accendere a esami, visite e screening nei dodici ambulatori della Lilt comasca.
Ieri Baratelli ha preferito non commentare, lasciando il compito all’avvocato Chiara Butti, commissario elettorale incaricato. «La regola prevede che i nuovi soci, tutti iscritti proprio a ridosso della scadenza, vengano poi riconosciuti da una delibera del consiglio direttivo – spiega l’avvocato – che è stato però convocato oltre il termine». Pierini ha chiesto senza successo una rapida convocazione straordinaria. «Questa è una questione di merito nella quale non entro – spiega ancora Butti - a me spetta solo il compito di far rispettare le regole».
I motivi del contendere
Posate per un momento le armi della contesa elettorale è interessante capire perché tanta competizione per impegnarsi in una benemerita associazione di volontariato.
La lista di Pierini, supportata anche dalla vice presidente uscente Maurizia Brenna, nel suo programma si propone di avvicinare le tante attività della Lilt ai servizi sanitari presenti sul territorio e in particolare all’Asst Lariana. «Creando dei canali preferenziali – così si legge nel programma del candidato – per troppo tempo le due realtà sono rimaste separate». Al contrario il presidente uscente Baratelli, a sentire i suoi stessi sostenitori, vorrebbe mantenere una maggiore autonomia.
La Lilt gestisce anche un numero importante di prestazioni sanitarie, anche grazie a personale volontario, con un bilancio in positivo che conta parecchie centinaia di migliaia di euro.
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