Lotta al telemarketing aggressivo: da Como parte una proposta di legge

Parlamento Iniziato alla Camera l’iter per approvare la norma presentata dalla deputata lariana Chiara Braga

Nessuno è immune alle continue telefonate, in qualsiasi momento della giornata, da parte di compagnie telefoniche, ma anche per la vendita di non meglio precisati depuratori, cure dentali, consigli di investimento, richieste di partecipare a sondaggi e indagini di mercato e chi più ne ha più ne metta. Si possono bloccare i numeri, certo, ma chissà com’è ti trovano sempre poiché li cambiano alla velocità della luce. Impossibile liberarsene e anche chi si è iscritto al registro delle opposizioni non ha visto miglioramenti significativi.

La questione è arrivata ora alla Camera, alla commissione Attività produttive, dove è iniziato l’iter di una proposta di legge del Pd, firmata anche dalla parlamentare comasca Chiara Braga, attuale capogruppo dem. Il testo si basa su quanto viene fatto attualmente in stati come l’Olanda e la Repubblica Ceca dove è previsto «il divieto di effettuare telefonate di natura commerciale verso numeri telefonici fissi o mobili appartenenti a soggetti che non abbiano preventivamente fornito il loro consenso a ricevere tali comunicazioni». Nel documento viene inoltre spiegato che «si tratta di un sistema radicalmente diverso rispetto a quello esistente oggi in Italia e negli altri Paesi europei fondato, invece, sul cosiddetto “opt-out”» nel quale «l’impresa è legittimata a chiamare qualunque numero telefonico di un utente, a meno che il consumatore non abbia dichiarato un’espressa opposizione, imponendo dunque al consumatore l’onere di attivarsi per far iscrivere la suddetta opposizione nel registro previsto». La proposta prevede di fare esattamente il contrario: senza autorizzazione apposita divieto di chiamate.

«In questi giorni – spiega Braga - ha iniziato l’iter la proposta di legge presentata dal Pd, a prima firma del collega Piero De Luca, anche da me sottoscritta, per garantire un maggiore rispetto della privacy dei cittadini contro la pratica del telemarketing selvaggio. Un problema sentito da milioni di italiani assillati ormai da anni da continue e ripetute telefonate di natura promozionale e commerciale, la cui assiduità in alcuni casi rasenta una vera e propria ingerenza nella vita quotidiana di cittadini e famiglie. È evidente che il registro delle opposizioni, appositamente istituito per limitare proprio le chiamate di call center e telemarketing, risulti inefficace e inadeguato».

E poi chiarisce: «La nostra proposta mira a invertire la logica che sta alla base dell’attuale registro, che consente alle società di marketing di contattare indistintamente tutte le utenze telefoniche a meno che queste non siano iscritte nell’apposito registro. Noi prevediamo invece la sostituzione del registro delle opposizioni con quello delle autorizzazioni. Chiediamo dunque che sia vietato contattare qualunque numero a meno che quell’utenza non abbia dato l’autorizzazione a ricevere telefonate di natura commerciale. La nostra proposta lavora quindi su un cambio radicale di prospettiva per tutelare la privacy e la serenità delle famiglie, che non devono più essere obbligate a ricevere continue telefonate. Su questo ci auguriamo ascolto e convergenza da parte della maggioranza di Governo».

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