Luce, da domani finisce il mercato tutelato

Consumi Al sicuro i clienti “vulnerabili” e chi è già passato al mercato libero - Per chi non ha scelto c’è il sistema “a tutele graduali”: ecco come funziona

Como

Da domani scatta la rivoluzione per le bollette della luce con l’addio al mercato tutelato (salvo alcune eccezioni) dell’elettricità. Non cambia nulla per chi è già passato al mercato libero (sempre possibile, comunque, cambiare operatore in base alle offerte e alla convenienza) e nemmeno per coloro che vengono classificati come “clienti vulnerabili”. In quest’ultima categoria rientrano gli intestatari di contratto con più di 75 anni, disabili in base alla legge 104 del 1992, chi ha diritto al bonus sociale elettrico o il bonus per gravi condizioni di salute (oltre a chi ha un’utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi o in un’isola minore e non interconnessa) e rimarranno quindi nel mercato a maggior tutela. Potranno, ovviamente, se lo vorranno, passare in ogni momento a quello libero e, al contrario, se dovessero maturare i requisiti della vulnerabilità rientrare nella maggior tutela (con apposita richiesta da fare al Servizio elettrico nazionale).

I clienti domestici: 3,7 milioni

Le cose saranno diverse, invece, per chi non è classificato come “cliente vulnerabile” e non ha fatto alcuna scelta e si trova ancora (solo fino a oggi) nel sistema di maggior tutela. Da domani verrà inserito in automatico nel sistema “a tutele graduali” e il fornitore dell’energia elettrica è quello individuato da Arera (sulla base di apposite gare) che, per la provincia di Como, è Illumia spa. L’assegnazione ha una durata di poco meno di 3 anni (fino al 31 marzo 2027) e, in mancanza di una scelta espressa, al termine di questo periodo il cliente sarà rifornito sempre dallo stesso venditore sulla base della propria offerta di mercato libero più favorevole. In totale in Italia ci sono 3,7 milioni di clienti domestici non vulnerabili che, quindi, da domani passeranno nella nuova modalità. «In questi ultimi due mesi – spiega la presidente di Federconsumatori Como Mara Merlo – abbiamo accompagnato decine di utenti a rientrare nel mercato di tutela dopo essere passati in precedenza a quello libero, in modo da poter poi beneficiare, non avendo i requisiti della vulnerabilità, alle tutele graduali che scatteranno dal primo luglio. Una procedura tecnicamente fattibile fino al 30 giugno (oggi, ndr)». Merlo spiega inoltre che chi non ha scelto nulla e non è vulnerabile «passerà in automatico al servizio di tutele graduali, che a Como sarà gestito dalla compagnia Illumia. Dura tre anni ed è quello più simile a quello della maggior tutela ed è economicamente vantaggioso».

La vera beffa

La presidente di Federconsumatori denuncia poi come, soprattutto sulla possibilità di ritornare nella maggior tutela, «l’informazione è stata scarsa, incompleta e non di rado fuorviante». «Abbiamo aiutato tante persone che, da sole, non erano riuscite a fare il passaggio. Va ricordato che qualora successivamente al 1 luglio si acquisissero i requisiti richiesti per l’accesso al mercato di tutela della vulnerabilità, sarà sempre possibile entrarvi anche se la procedura richiede il passaggio all’unico gestore di quel mercato che non ha sportelli fisici sul territorio (Servizio elettrico nazionale, ndr) dunque la richiesta andrà gestita solo online». In queste settimane è emerso che i costi della maggior tutela sono destinati ad aumentare: «La vera beffa è che l’aggiornamento trimestrale dei prezzi segna un aumento del 12% dal primo luglio. Aumento che però riteniamo non annullerà il risparmio medio che il servizio di tutela garantisce in aggiunta alla “protezione contrattuale”».

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