Cronaca / Como città
Martedì 31 Dicembre 2024
Luce e gas, che batosta: «A Como aumentano le case senza riscaldamento»
Consumi Le bollette sono in aumento nel 2025 e andranno a impattare soprattutto le categorie più fragili: si stimano 3,4 milioni di persone
Bollette di luce e gas in aumento nel 2025, che andranno a impattare soprattutto sulle categorie più fragili (si stimano 3,4 milioni di persone) come over 75, percettori di bonus sociale, disabili, ma non solo.
I rincari arriveranno anche al 18% nel primo trimestre
Un inizio dell’anno piuttosto amaro per chi guarda con preoccupazione al bilancio familiare, con rincari che arriveranno anche al 18% nel primo trimestre, come prevede l’Arera, l’autorità per l’energia. Il motivo sarebbe legato al perdurare delle tensioni geopolitiche in alcune aree strategiche e il rialzo stagionale dei prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica, legato anche alle quotazioni del gas naturale in vista della stagione invernale. Nell’arco dei 12 mesi, si potrebbe arrivare addirittura al 30% in più. Facile.it ha stimato che, per una famiglia tipo nel mercato libero, l’aumento corrisponderà a 272 euro in più tra luce e gas, con una spesa complessiva che arriverà a 2.841 euro, rispetto agli attuali 2.569 euro. Entrando nel dettaglio, per i clienti del mercato libero gli aumenti dipenderanno dal contratto stipulato, mentre chi ha scelto offerte con prezzi bloccati dovrebbe essere un po’ più tranquillo. Aumenti che, naturalmente, andranno a pesare anche sulle tasche dei comaschi: è quindi utile controllare la propria fornitura e verificare tutte le voci di spesa.
«Scandaloso che questo aumento sia considerato normale»
Molto difficile quantificare quanti saranno i comaschi colpiti dai rincari, in particolare quelli più fragili, ma la verità, malcelata da Arera, è che non riguardano solo il mercato di maggior tutela, ma anche il libero mercato sia per gli utenti che hanno scelto il prezzo variabile che il fisso – ammette Mara Merlo, di Federconsumatori Como -. È scandaloso che un aumento di queste proporzioni sia considerato normale solo perché giustificato da questioni geopolitiche, dopo gli anni difficili che sul fronte dei prezzi energetici si sono già vissuti. Inaccettabile comunque che l’aumento impatti su categorie sociali fragili, già in affanno per perdita di potere d’acquisto». E aggiunge: «Il fenomeno della povertà energetica riguarda certamente anche la nostra provincia con un numero in aumento di famiglie che non possono scaldarsi e non riescono a fare fronte al pagamento delle bollette».
Sono sempre di più, infatti, i nuclei che fino a poco tempo fa vivevano in condizioni più che modeste e che ora, invece, si ritrovano in grossa difficoltà economica, anche per via dell’aumento di quelle spese irrinunciabili. Una situazione preoccupante e in divenire, che non fa certo dormire sonni tranquilli.
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