L’ultimo saluto a Burak, morto in un grave incidente a Brienno

A Muggiò Ieri la cerimonia in moschea. Oggi il feretro verrà tumulato nella città d’origine, Sivas, in Anatolia

C’era tanta gente, ieri a cavallo di mezzogiorno, a salutare per l’ultima volta Burak Koybasi, il ragazzo di 21 anni nato e cresciuto nel quartiere di Rebbio da una famiglia di origine turca e ancora residente in via Varesina, vicino all’intersezione con via Collina. Il giovane era morto sabato notte in seguito ad un devastante incidente stradale lungo la Regina, all’altezza della galleria di Brienno. L’abbraccio alla bara del ragazzo è avvenuto nella piccola sala di via Marco Cumano, a Muggiò, che accoglie la comunità turca di Como.

Ma ieri, alla famiglia straziata dal dolore si sono unite tantissime persone che hanno riempito lo spiazzo antistante la struttura, tutte desiderose di portare il loro cordoglio ai genitori – il padre è molto conosciuto in città, lavora in un ristorante del centro storico e in passato è stato gestore de “La Scogliera” in via Varesina – e alla sorella.

Non c’era solo la comunità turca, ma anche tanti amici, vecchi compagni di scuola e i professori di Burak a ricordare incontri anche recenti, tutti uniti attorno a quel ragazzo dal sorriso gentile e dalla passione sfrenata per le macchine e le moto. La bara è stata avvolta da un drappo in velluto verde, con sopra le scritte del Corano. Mentre accanto si svolgeva la preghiera, era possibile entrare e sostare in silenzio accanto alla bara, pregare per Burak e per quello che sarà il suo cammino da ora in avanti, troppo presto diviso da quello della sua famiglia e dei suoi cari.

C’era tanto silenzio, fuori dalla sala di via Cumano, in questo mix di culture e religioni, rispettose e unite l’una all’altra per portare un po’ di calore ad una famiglia gelata dal dramma. Terminata la preghiera nella sala accanto, la comunità si è stretta attorno alla bara, accogliendo nello stesso spazio tutti quelli che volevano salutare Burak.

Una preghiera veloce, conclusa con il ricordo del giovane da parte di chi lo conosceva. Poi, in un piazzale che non riusciva a contenere tutti e con molte persone costrette a rimanere fuori dai cancelli della struttura che accoglie la comunità turca per la preghiera, è arrivato il mezzo delle pompe funebri per iniziare l’ultimo viaggio, quello che condurrà il ventunenne di Reggio all’aeroporto di Malpensa per un volo diretto in Turchia che decollerà oggi.

Domani, nella città di Sivas nel centro dell’Anatolia, ci sarà un’altra cerimonia nella terra di origine della famiglia, che sarà conclusa con la sepoltura. Una cerimonia breve e intensa, quella di ieri a Muggiò, scandita dalle preghiere e dalla sofferenza delle tante persone che a quel ragazzo sorridente, negli anni, avevano voluto bene.

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