Luna Park, Comune bacchettato. I giudici: basta perdite di tempo

La sentenza Il Tar condanna nuovamente. Palazzo Cernezzi: «Ulteriori ingiustificate dilazioni saranno ben valutate»

Como

Lo stile è chiaramente formale, trattandosi di un’ordinanza. Ma proprio per questo l’ennesimo pronunciamento che accoglie le lamentele dei giostrai del Luna Park e condanna il Comune di Como suona come un avvertimento. Meglio: un ultimatum. Nel decidere il ricorso presentato le scorse settimane per chiedere l’annullamento dell’ennesima determina sulla presenza delle giostre in piazza d’Armi, la scelta di una frase più di altre balza agli occhi: «In caso di ulteriori dilazioni non giustificate» da parte dell’amministrazione comunale «che non consentano di svolgere l’edizione 2025» del Luna Park «con la stessa ampiezza di quella del 2023, queste saranno oggetto di attenta valutazione in sede di merito all’udienza del 27 maggio prossimo».

Come dire: caro Comune attento, perché se sgarri ancora ne prenderemo atto. E non solo.

Sulla querelle amministrativa tra Palazzo Cernezzi e giostrai, che ha visto questi ultimi inanellare una serie di vittorie in sede cautelare, è arrivata una nuova ordinanza del Tar che accoglie l’ennesimo ricorso in particolare sulla ocncessione del banco gastronomico e del posteggio delle carovane.

Richiamando le ordinanze già emesse sia dal Tar che dal Consiglio di Stato, i giudici amministrativi milanesi hanno accolto anche quest’ultimo ricorso, peraltro con una modalità espositiva che lascia chiaramente trapelare un certo fastidio per la gestione comunale dell’evento: «Ritenuto di dover nuovamente provvedere - scrivono i giudici - a dare indicazioni per» una «corretta esecuzione» delle «statuizioni contenute nelle ordinanze cautelare» e di conseguenza «ordinando al Comune di Como di mettere a disposizione dei ricorrenti la stessa area utilizzata per l’edizione Luna Park del 2023». Compreso «il posizionamento del banco gastronomico» nonché «l’individuazione del posteggio delle carovane abitative».

Sabato le giostre dovrebbero essere messe in moto.

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