Cronaca / Como città
Mercoledì 02 Ottobre 2024
Luna park, i politici comaschi: «Felici con i giostrai»
Como Gaddi: «Giostrai da tutelare», Pd:«Importante vittoria per la città», Cantaluppi: «Mutismo della maggioranza», Negretti: «Amministrazione prepotente»
Risale a stamattina la decisione del Tar di accogliere il ricorso presentato dai giostrai che, ogni anno, lavorano al luna park di Muggiò. Non sono tardate ad arrivare le prime reazioni da parte dei personaggi principali della politica comasca. Diversi i punti sollevati, una la linea comune: solidarietà e gioia con i giostrai.
«È l’ennesima dimostrazione che la Giunta guidata dal sindaco Rapinese compie azioni senza pensare alle conseguenze. La prepotenza e l’arroganza di questa amministrazione non paga» commenta Elena Negretti, capogruppo della Lega in consiglio comunale. La scelta di ridurre a un quinto lo spazio dedicato agli spettacoli «ha dimostrato di essere non solo ideologica, ma anche profondamente ingiusta».
Sergio Gaddi, consigliere regionale e coordinatore provinciale di Forza Italia, si unisce alla gioia dei giostrai per la vittoria al Tar: «Spero che la loro azione contro il Comune sia d’esempio e di stimolo per molte altre categorie di cittadini colpiti dall’arrogante incapacità di questa giunta. Lo spettacolo viaggiante è una ricchezza da tutelare, non da cancellare come ha tentato di fare il Comune di Como, per fortuna senza riuscirci».
Anche il segretario cittadino del Partito Democratico Daniele Valsecchi e la capogruppo in Consiglio comunale Patrizia Lissi, che all’epoca dello scontro giostrai-giunta avevano criticato la decisione del sindaco di Como, sottolineano come la sentenza di oggi sia «l’ennesima sconfitta di Rapinese». Anche stavolta, come successo nel caso dell’asilo Magnolia e del Carducci, «un giudice ha definito illegittime le decisioni del sindaco». «Giustizia è fatta - proseguono - e non possiamo che essere felici. Per i giostrai, per le 60 famiglie che avevano perso il lavoro a causa di una decisione senza scrupoli e per i loro figli che non sapevano dove andare a scuola».
Sulla stessa linea si pronuncia anche Lorenzo Cantaluppi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, che definisce Rapinese come «il Sindaco delle chiusure». La battaglia legale si è chiusa «con buona pace dei cittadini comaschi le cui imposte comunali serviranno a pagare i vari procedimenti». «(Non) stupisce il solito mutismo da parte della sua maggioranza, silente sostenitrice di questi sciagurati provvedimenti» conclude Cantaluppi.
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