Luna park, il Tar accoglie il ricorso dei giostrai contro il Comune di Como

Como Con una deliberazione del marzo 2023 il Comune di Como aveva ridotto lo spazio a disposizione dello spettacolo itinerante dell’85%, di qui il ricorso degli esercenti che, dopo la vittoria, annunciano il ritorno a Muggiò

Il tribunale amministrativo regionale ha accolto il ricorso presentato dai giostrai contro la deliberazione della giunta del Comune di Como con cui si disponeva una riduzione dello spazio a disposizione del Luna Park a Muggiò da 28mila a 4.500 metri quadrati, nel marzo del 2023, annullandola. Il ricorso, presentato nel 2023, era stato inizialmente respinto dal Tar in un’udienza dello scorso gennaio, poi anche dal Consiglio di Stato che lo aveva però rimandato al tribunale amministrativo regionale per la discussione nel merito.

Le motivazioni

Il Tar, dopo la discussione nel merito, ha accolto in via definitiva il ricorso, che riguarda proprio la deliberazione dl Comune per la riduzione pari all’85% dell’area dedicata ai giostrai, che nel ricorso lamentavano come lo spazio di 4.593 metri quadri rendesse impossibile la realizzazione del Luna Park, in quanto non sufficiente ad accogliere l’alta partecipazione alla manifestazione tradizionale. «Il Collegio ritiene che, nella specie, il Comune di Como abbia violato gli artt. 1 e 9 della legge n. 337/1968 (e l’art. 3 del Regolamento comunale), laddove, con la deliberazione n.76 del 2023, ha ridotto di circa l’85% l’estensione dell’area in precedenza, per decenni, individuata dalla stessa amministrazione come disponibile per le attività dello spettacolo viaggiante» si legge infatti nella sentenza.

«Non si comprendono le ragioni del Comune»

Sentenza con cui la delimitazione d’area è stata giudicata «illegittima, in quanto volta a provocare una drastica riduzione delle attrazioni» arrivando così a «snaturare» la funzione sociale della manifestazione. In aggiunta, nella sentenza si legge che «non si comprendono le ragioni che hanno indotto il Comune a individuare l’area disponibile per lo spettacolo viaggiante, riducendola in termini così drastici rispetto al passato». Infatti, a seguito della deliberazione le giostre posizionabili nell’area concessa sarebbero state solo sette (erano una sessantina quelle montate nelle precedenti edizioni del Luna Park), in uno spazio corrispondente allo spicchio di fianco alla piscina e non su tutto il resto dello spazio recintato tra via Sportivi Comaschi e via Muggiò.

Il Tar si è detto non convinto dell’argomentazione presentata dalla difesa del Comune di Como secondo cui la riduzione dell’area destinata al Luna Park consiste in un mero atto di programmazione e, in quanto tale, non lesivo. «A ben vedere - commenta però il Tribunale amministrativo regionale - la deliberazione in parola, nella parte in cui ha ridefinito l’area destinata alle attività di spettacolo viaggiante, presenta una capacità lesiva immediata e autonoma, siccome preordinata alla cura dell’interesse pubblico, presidiato dall’art. 1 della legge n. 337/1968,mediante l’individuazione delle aree comunali disponibili per l’installazione delle attrazioni dello spettacolo viaggiante, ex art. 9 della stessa legge».

«Nessun lavoro in corso per il centro polisportivo di Muggiò»

In sostanza, il Tar ha riconosciuto la motivazione alla base del ricorso dei giostrai contro la decisione del Comune in quanto la riduzione dell’area a disposizione del Luna Park sarebbe lesiva degli esercenti della manifestazione stessa.

Non solo, il Tribunale amministrativo regionale si è detto non convinto anche dell’affermazione con cui il Comune ha sottolineato come l’annullamento della deliberazione non gioverebbe in alcun modo ai giostrai, dal momento che sull’area sono previsti lavori finalizzati alla realizzazione del nuovo Centro polisportivo di Muggiò e per via del «mancato avvio del procedimento di revisione delle aree disponibili ad ospitare gli spettacoli viaggianti», due elementi che secondo la giunta renderebbero comunque impossibile la realizzazione del Luna Park stesso nell’area precedentemente utilizzata. Il Tar ha contestato questa affermazione del Comune scrivendo nella sentenza che «sia al momento dell’adozione del deliberato oggetto di contestazione in via principale, che all’attualità, non risultino lavori in corso, sull’area in questione, in attuazione di una qualche operazione di partenariato pubblico-privato, come tali impeditivi dello svolgimento del Luna Park». La sentenza del Tar si conclude con la decisione secondo cui al Comune di Como non sarà richiesto di coprire interamente le spese legali del ricorso, ma, «vista la particolarità della fattispecie e la novità delle questioni implicate», si giustifica la compensazione delle spese di lite tra le parti, che copriranno quindi ciascuna le proprie spese legali.

Le conseguenze

Il futuro del Luna Park resta però incerto: la deliberazione annullata con la sentenza del Tar, perché considerata «illegittima», infatti faceva riferimento unicamente all’anno 2024, tanto che i motivi aggiunti presentati dai giostrai ricorrenti sono stati respinti dal tribunale amministrativo regionale «per sopravvenuta carenza di interesse». È ancora da capire dunque quali saranno le decisioni del Comune in merito alla sentenza del Tar e all’edizione 2025 del Luna Park, che si dovrebbe svolgere, come da consuetudine, nel periodo delle festività pasquali. «A noi sembra ci siano tutti gli elementi utili per poter tornare a svolgere la manifestazione come in passato, senza riduzione d’area, ora che il Tar si è espresso in via definitiva» è il commento di Vincenzo La Scala, segretario della Snisv Felsa Cisl, il sindacato nazionale italiano spettacoli viaggianti e componente della Commissione tecnica del Luna Park.

- Il regolamento comunale per la concessione di aree pubbliche destinate ai circhi e alle altre attività dello spettacolo viaggiante è consultabile a questo link.

I giostrai: «Torneremo»

Scrivono infatti sui profili social i rappresentanti del gruppo di esercenti impegnati nel Luna Park: «È ufficiale: il lunapark torna a Como con tutte le sue attrazioni! In questo periodo, i nostri diritti sono stati messi a dura prova, ma non ci siamo mai arresi. Abbiamo fatto sentire la nostra voce in consiglio comunale, per le strade e in tribunale. Questa mattina è arrivata la notizia che aspettavamo: il giudice ha dato ragione al Lunapark! Torneremo a Muggiò nella nostra completa interezza. È stato riconosciuto che la decisione ideologica di ridurre l’area, senza offrire valide alternative, violava i nostri diritti. Siamo felicissimi di poter riaccendere le luci e riportare i sorrisi a Como, una città a cui siamo profondamente legati e che ci è mancata davvero tanto quest’anno. Cosa dire di più… ci vediamo come da tradizione a Pasqua, per divertirci tutti insieme e far splendere di nuovo le luci a Como! Un sentito grazie a tutti coloro che hanno sostenuto la nostra battaglia.»

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