Luna Park, dopo l’incontro in Comune i giostrai si dicono «pronti a un nuovo ricorso»

Il tema Con l’ultima delibera della giunta guidata dal sindaco Alessandro Rapinese lo spazio destinato alle attrazioni risulta limitato a 17.500 mq contro i 28mila degli anni scorsi, il cui ripristino è stato richiesto dal Tar

Sul Luna Park di Muggiò Comune e giostrai sono di nuovo ai ferri corti e l’idea da parte dei gestori delle attrazioni di tornare a interpellare i giudici è più che concreta.

Si è tornati a parlarne ieri pomeriggio, dopo un incontro a Palazzo Cernezzi tra i giostrai, rappresentati da Vincenzo La Scala, e il dirigente Valentino Chiarion, direttore del settore Commercio dell’ente. Un incontro richiesto dai lavoratori stessi, dopo la pubblicazione in albo pretorio della delibera con cui il sindaco Alessandro Rapinese e la sua giunta hanno concesso al Luna Park, nel periodo delle festività pasquali, uno spazio di 12.500 mq (cui se ne aggiungono 5mila per le aree destinate alle carovane e al parcheggio degli autocarri). Un’area che resta però inferiore a quella concessa negli anni precedenti (quando ammontava a 28mila mq) e il cui ripristino era stato richiesto dal Tar, con l’annullamento della delibera di Palazzo Cernezzi che l’aveva ridotta a 5mila mq.

«Abbiamo spiegato la situazione al dirigente Chiarion e al responsabile d’ufficio spiegando che non possiamo accettare il contenuto della nuova delibera e che stiamo valutando di chiederne ancora una volta la sospensiva. Abbiamo mandato una lettera ai legali del Comune e ora attendiamo una risposta, per capire come muoverci» protesta La Scala, al termine dell’incontro cui nessun rappresentante politico di Palazzo Cernezzi ha però preso parte. «Avevamo chiesto, come chiediamo sempre, anche la partecipazione del sindaco o di un rappresentante della giunta - continua La Scala - Ma ci siamo potuti confrontare solo con i tecnici. Chiarion ci ha detto di avere una delibera per le mani e di essere obbligato quindi ad applicarla». A preoccupare i giostrai è l’impossibilità di collocare nell’area prevista dalla delibera del Comune tutte le giostre che hanno sempre preso parte al Luna Park, lasciando così delle famiglie senza lavoro.

«Ora parleremo con i nostri legali per capire cosa fare anche sul fronte del risarcimento - spiega poi La Scala, rievocando la possibilità, finora rimasta tale, da parte dei lavoratori di chiedere a Palazzo Cernezzi una rifusione per l’edizione saltata, la scorsa Pasqua - L’idea era quella di restituire questo risarcimento alla città, dal momento che si tratta di soldi pubblici e che noi teniamo alla città. Ma se ora dobbiamo tornare alle vie legali dovremo anche pensare a recuperare nuove spese processuali. Vedremo come comportarci. Il sindaco l’anno scorso diceva che avrebbe rispettato le indicazioni del giudice, ma con questa nuova delibera non pensiamo lo stia facendo».

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