Cronaca / Como città
Domenica 19 Gennaio 2025
Lungolago nemico dei disabili. «E in centro barriere ovunque»
Online Video rilanciato dalla pagina “Disabili pirata” mostra i tanti problemi. «Scivoli ripidi, lontani dalle strisce pedonali e le canaline sono troppo alte»
La difficoltà per un disabile, se non la quasi impossibilità, di dover attraversare il Lungo Lario Trento proprio all’altezza della centralissima piazza Cavour. Presunti scivoli, in realtà troppo ripidi, che non sono superabili da una sedia a rotelle e che quindi non permettono di salire su un marciapiede. Canaline passacavi molto alte, pericolose - c’è pure di mezzo qualche buco nella pavimentazione - da oltrepassare. Ma anche problemi nelle toilette dei locali del centro.
Si presenta così Como vista da un disabile, come viene mostrato in un video che ha come protagonista Francesca Pergola, una ragazza di Senna Comasco che si è prestata , con Andrey Chaykin, in arte Dj Rey, alla prova sul campo di Disabili Pirata, una pagina Facebook attiva per l’abbattimento delle barriere architettoniche. «Chiediamo l’intervento immediato alla nostra ministra per le disabilità Alessandra Locatelli» si legge nel post di presentazione del video. Obiettivo: adeguare la città «ai Peba, i Piani di eliminazioni delle barriere architettoniche» e di «sanzionare i numerosi commercianti sprovvisti di rampe d’accesso e di bagni a norma di legge» . Quindi, il video. Piazza Cavour, attraversamento all’altezza della Navigazione. «Uno si deve fare il mega giro per attraversare sulle strisce», la presentazione di Chaykin. «Servirebbero rampe meno ripide e più dirette, - conferma Pergola - non è che devo farmi il giro di Como per poter attraversare. Non mi sembra normale». «Vedi il passeggino che deve fare le scale? - indica Chaykin - E invece basterebbero delle rampe meno ripide». Sempre in zona piazza Cavour, i marciapiedi insuperabili. «Due rampe che non rispettano la pendenza», dice Chaykin. E infatti, le ruote della sedia a rotelle di Pergola slittano: «Devo stare in strada a rischiare la mia vita». «Dal 1987 esiste la legge sull’abbattimento delle barriere architettoniche, ma le barriere sono rimaste là dov’erano - sottolinea Chaykin - E questa la chiamano accessibilità? Queste cose non devono esistere».
Poi una canalina in zona pedonale, su cui si fatica passare. «Vuoi che chiamiamo i vigili? Occhio al buco. Queste canaline passacavi sono un grande disagio per le carrozzine». E qualche difficoltà si riscontra anche nel bagno di un locale. «Il tasto per lo sciacquone più facilmente raggiungibile non funziona - segnala Chaykin - e l’asciugamani si trova molto in alto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA