Mago accusato di truffa ed estorsione: «Paga o pubblico i tuoi video nuda»

Tribunale Comasca denuncia: pagati 1.699 euro per i suoi riti, ne voleva altri 1.200 e ho detto no. Nei guai anche altre due persone. La minaccia: immagini sui social e riferiamo tutto ai tuoi figli

Il “Mago Moreira” si era offerto – si fa per dire, viste le tariffe – di risolvere problemi sentimentali e sessuali della cliente con riti esoterici particolari, che in parte avrebbe effettuato lui e in parte lei (nuda e invitata a seguire le indicazioni ricevute).

Un rapporto di fiducia che – dopo i primi 1.699 euro versati – si era incrinato per motivi che non sono noti, ma che potrebbero essere riconducibili al fatto che la cliente non aveva ottenuto quanto sperato. Così, quando il “Mago Moreira” aveva iniziato a chiedere ulteriori contanti, 1.200 euro, per proseguire in quel trattamento a metà tra i sentimentale e il sessuale, la donna – una comasca di mezza età di cui non forniamo i dati a sua tutela in quanto vittima – si era rifiutata. Uno stop netto che la controparte tuttavia non aveva accettato, iniziando a minacciare la diffusione su Facebook – con la creazione di una apposita pagina – dei messaggi che mago e paziente si erano scambiati, ma anche dei video dei riti magici che ritraevano la donna senza vestiti.

Fascicolo in procura

La vittima si era quindi decisa a denunciare – era il 19 agosto del 2022 – ed erano partite le indagini coordinate dalla procura di Como. Un fascicolo, quello del pm Mariano Fadda, che in queste ore si è concluso con l’iscrizione sul registro degli indagati del “Mago Moreira” e di due presunti complici i cui ruoli sono tutti da definire ma che, secondo la tesi accusatoria, avrebbero ricevuto parte dei contanti versati (su carte ricaricabili) dalla donna comasca.

Le accuse parlano di truffa (relativa al 1.699 euro già versati) ma anche di tentata estorsione per i 1.200 che erano stati richiesti.

La ricostruzione della truffa

Nei guai Kali Waly, senegalese di 38 anni, un uomo di 73 anni di Cervia, Ezio Pirini, e una donna di 43 anni di Reggio Calabria, Maria Rosa Ranieri. La notifica della conclusione delle indagini preliminari è giunta sul tavolo dell’avvocato Raffaele Donadini che ora avrà tre settimane di tempo per valutare come muoversi e come rispondere ai capi di imputazione. Solo in seguito il pm valuterà se proseguire chiedendo il giudizio.

Fermandoci alle contestazioni attuali, comunque, risaliamo a fatti di circa un anno fa. Il primo contatto tra le parti era avvenuto su Facebook, dove la vittima aveva fatto presente di avere problemi sentimentali e sessuali. Il “mago” si era offerto di risolverli con riti esoterici che avrebbe compiuto di suo pugno, ed anche con istruzioni per proseguire la “terapia” a casa. Furono quattro, in quei mesi, le richieste di denaro, la gran parte finiti nelle tasche di Kali Waly (oltre mille euro), il resto su carte riconducibili alle altre due persone. Poi, di fronte al rifiuto della donna comasca di pagare altri 1.200 euro, arrivarono le minacce di riferire tutto ai figli della vittima e anche al compagno, pubblicando sui social il materiale dei riti magici cui si era sottoposta che la ritraevano anche nuda.

La vittima si era convinta così a denunciare l’accaduto dando il via all’indagine che si è conclusa in queste ultime ore e che ora aspetta di conoscere anche la versione dei tre indagati i cui ruoli, come detto, sono tutti da chiarire.

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