Mascherine a 50 centesimi, è giallo
Nelle farmacie sono introvabili

Le protezioni a prezzo calmierato non sono ancora in vendita sul nostro territorio. I farmacisti: «Tutte esaurite, se il commissario ci dice dove acquistarle a quel prezzo...»

Non si trovano le mascherine chirurgiche a 50 centesimi nelle farmacie di Como. Le forniture a basso costo promesse dallo Stato, dicono i farmacisti, ancora non si vedono e le scorte rimaste nei magazzini sono esaurite.

«Le mascherine chirurgiche a prezzo imposto sono esaurite – recita un cartello affisso dalla farmacia di via Milano – se riuscite a contattare Arcuri e ci fate sapere dove poterle acquistare a quel prezzo ve ne saremo grati».

Pasticcio all’italiana

Contattata la farmacia in questione spiega che i grossisti vendono il presidio medico a prezzi più alti, chi aveva in casa dei pezzi li ha venduti sottocosto salvo non sapere ancora bene come verranno rimborsati, l’impressione è che chi ha in casa grandi quantità non voglia perderci. Quanto alle mascherine date gratis dalla Regione erano troppo poche, una goccia nel mare. Il commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri per conto del governo ormai una settimana fa aveva chiuso con le associazioni e gli Ordini dei farmacisti un accordo per vendere a prezzo imposto grazie a una nuova produzione di mascherine monouso avviata con delle grandi aziende italiane. «Sì, ma si sono dimenticati anche di togliere l’Iva – dice Attilio Marcantonio presidente di FederFarma Como – i 50 centesimi sbandierati in realtà al momento sono ancora esattamente 61. E comunque i nostri fornitori non hanno ancora disponibilità di mascherina da darci a 35 centesimi circa per riuscire a rispettare il nuovo prezzo uguale per tutti. La sensazione è che l’annuncio politico sia stato fatto senza ancora avere messo in moto la produzione e la distribuzione delle nuove mascherine a prezzo imposto. Speriamo che questo meccanismo entri a regime in fretta e si sblocchi presto questa attesa».

Le farmacie propongono comunque a caro prezzo ai cittadini le mascherine ffp2 senza valvola e le mascherine lavabili, queste ultime intorno ai 5 euro. Alcuni farmacisti hanno trovato dai rifornitori delle mascherine confezionate in pacchetti da cinque acquistandole a tre euro, circa 60 centesimi l’una. In città le mascherine chirurgiche sono esaurite.Vero è che altrove qualcosa ancora si trova, per esempio a Lecco e a Sondrio, ma la farmacia lecchese di via Dante Alighieri ieri raccontava lo stesso identico problema.

Tra attese e caos

Le poche vendite rimaste sono state fatte sottocosto sperando di venire rimborsati dallo Stato.

A tal proposito le associazioni dei farmacisti subito dopo l’annuncio di Arcuri hanno suggerito ai farmacisti di aspettare. Perché per rendicontare bisogna tenere traccia degli scontrini, fare un inventario, tutte questioni poco chiare da verificare. Ragioni del contendere tra Stato e farmacisti a parte, la situazione ad oggi, a ormai due mesi e mezzo dall’inizio dell’epidemia, è che non si trovano mascherine monouso a prezzi ragionevoli e con semplicità.

Per un presidio che almeno nella nostra Regione occorre utilizzare tutti i giorni ed è indicato dai massimi esperti come la principale difesa per limitare il contagio insieme alla distanza sociale. Proprio adesso che, con la fase due, stiamo tornando per strada.

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