Maturità per 4mila comaschi, pochissimi gli studenti non ammessi

Scuola Nessun respinto al Volta e al Casnati, negli altri istituti quasi tutti faranno l’esame - Si inizia mercoledì 19 con il tema, il giorno dopo la seconda prova scritta e poi gli orali

Manca meno di una settimana all’inizio della maturità, nella nostra provincia saranno 3.892 i ragazzi che affronteranno l’esame di Stato. Terminati gli scrutini, le scuole hanno reso noti gli elenchi degli studenti ammessi alla prova finale, che prenderà il via mercoledì 19 giugno.

Al liceo Volta non c’è stato nessun bocciato e, anzi, i risultati generali sono stati in linea con gli anni precedenti, con punte più alte in alcune classi, come conferma il preside Angelo Valtorta. Qualcuno invece non ce l’ha fatta sia al Ciceri che al Giovio, ma si parla di una manciata di studenti che, perlopiù, non sono stati ammessi per via delle assenze accumulate o perché hanno interrotto la frequenza.

Pesano le assenze

Nicola D’Antonio, preside del Giovio, conferma che in effetti ogni anno i bocciati in quinta vanno dal 2 al 5% proprio per i motivi appena detti: pochissimi coloro che non passano a causa del mancato rendimento scolastico. Numeri un po’ più alti, invece, al Setificio. «I non ammessi sono dodici - conferma il preside Roberto Peverelli – sono un po’ cresciuti rispetto all’anno scorso. L’impressione è che possa essere un effetto dell’onda lunga del periodo Covid. Alcuni ragazzi hanno smesso di frequentare in corso d’anno per problemi vari, mentre altri hanno avuto fragilità negli apprendimenti. Chi ora è in quinta, ha praticamente fatto i primi due anni in didattica a distanza e si sente».

Sono sette i non ammessi alla maturità della Magistri, tutti promossi invece al Casnati. Per chi è arrivato all’ultimo passo, è inevitabile in questi giorni un po’ di preoccupazione anche se, parlando con i ragazzi, l’emozione sembra essere controllata nella consapevolezza che, a questo punto, manca davvero poco per potersi dire “maturi”.

La prima prova, mercoledì, sarà uguale per tutti e volta ad accertare la padronanza della lingua italiana: tutti in aula dalle 8.30, per un massimo di sei ore. Si potrà scegliere tra tipologie e tematiche diverse: il ministero mette a disposizione per tutti gli indirizzi di studio sette tracce che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale. La seconda prova sarà il giorno successivo e riguarda una o più discipline che caratterizzano il corso di studi: quest’anno gli studenti si troveranno ad affrontare greco al classico e matematica allo scientifico, la terza lingua al linguistico, proseguendo in tutti gli altri indirizzi con una prova riguardante le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio.

La sorpresa più grande è sicuramente stata il greco al classico, che non usciva dal 2018. Dal lunedì successivo partiranno infine gli orali, passo che più preoccupa i ragazzi: il colloquio è volto a valutare la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite durante l’anno, partendo da uno spunto iniziale scelto dalla commissione.

Il grande ripasso

Ultimi giorni, quindi, di grande ripasso: da chi va in ritiro con la classe per una full immersion senza distrazioni, a chi preferisce lo studio individuale. Tutti nella consapevolezza che, comunque, a fare la differenza sarà l’impegno messo durante tutto il percorso scolastico. Certo, un po’ di tensione è inevitabile.

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