Maxi cantiere in Borgovico: si salvi chi può

Como Il sindaco: «Due mesi di cantiere per sistemare le tubature dell’acqua, stavolta non si rimanda». Ci saranno i movieri, forse un “anello” con la via Bixio e lavori anche di notte: «Ma comunque sarà caos»

Due mesi - luglio e agosto - con la Borgovico nuova chiusa.

Una situazione esplosiva per la viabilità cittadina, il Comune sta studiando il modo per limitare i danni: «Ma l’impatto ci sarà, e sarà devastante - dice il sindaco Alessandro Rapinese - Appena avremo i dettagli tecnici e le modalità li divulgheremo, ma è bene che i comaschi sappiano fin da ora che da lì non si potrà passare e che si organizzino di conseguenza».

La premessa, ineludibile, è che i lavori in via Borgovico si devono fare. Punto. Le tubazioni dell’acqua sono un colabrodo, bisogna intervenire a fondo e non si può rimandare, come è stato fatto in due occasioni precedenti a fronte dell’immane caos viabilistico che si era scatenato.

I dettagli operativi, dunque, sono ancora allo studio dell’impresa e degli uffici comunali. Quello che dovrebbe essere certo è che i lavori inizieranno il mese prossimo e dureranno due mesi. Al sindaco piacerebbe vedere gli operai al lavoro «a ciclo continuo per 24 ore», ma anche questo dettaglio è al vaglio dei tecnici (l’impatto dei rumori notturni sui residenti potrebbe essere un fattore da non sottovalutare). Certamente fra le variabili già previste c’è la presenza di movieri che aiuteranno a smistare i flussi viabilistici, solo a livello di suggestione invece l’idea di un “anello” viabilistico con la via Nino Bixio.

Una buona carta da giocare potrebbe essere quella della Navigazione, «ma la dotazione di battelli è già insufficiente per un traffico normale - dice Rapinese - e in estate c’è anche l’assalto dei turisti».

Già, i turisti. E il traffico diretto in Svizzera. La Borgovico chiusa rovescerà un’enorme quantità di auto sulla rete autostradale - e le chiusure notturne in A9 non aiuteranno - e sulla via Asiago.

Tutto , comunque, è ancora da decidere. «Stiamo finendo di studiare il metodo migliore per intervenire - dice il sindaco - ma fin da ora voglio avvisare la città: qualunque modello organizzativo si adotti, andiamo a chiudere il tratto di viabilità più delicato, e le conseguenze saranno pesantissime. Per quanto ci si ingegni a studiare soluzioni, ci ritroveremo con una strada in meno. Una strada cruciale e che già sopporta un carico di traffico superiore alle sue possibilità. D’altra parte non abbiamo alternative: tutti mi chiedono di sistemare l’asfalto in Borgovico, ma non posso farlo se non rifaccio prima i sottoservizi. Questa volta i lavori si faranno, e se vogliamo sopravvivere serve un grande spirito di squadra: bisogna cercare di passare il meno possibile da lì».

Un periodo migliore di quello estivo per fare i lavori non c’è: «Scuole chiuse, gente in ferie, meno pendolari e frontalieri. Ma non facciamo l’errore di minimizzare. E avviso subito: le lamentele, in quei giorni, non serviranno a niente».

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