Medici, offerta choc: «In pronto soccorso per 1.400 euro al giorno»

La sanità in crisi Mancano rianimatori e anestesisti per i reparti d’emergenza dell’ospedale Sant’Anna. Avviso di Asst: fino a 500 euro per la sola reperibilità

Mancano gli anestesisti e i rianimatori in pronto soccorso, e così ora l’ospedale è disponibile a pagargli fino a 1.400 euro a turno. A causa della grave carenza di personale, anche le aziende sanitarie pubbliche stanno cercando di aggiornare per quanto possibile stipendi e incentivi.

L’Asst Lariana con «caratteristiche di straordinarietà ed urgenza» ha emesso nei giorni scorsi un pubblico avviso per trovare in libera professione anestesisti e rianimatori. Medici disponibili «ad effettuare turni di reperibilità presso le strutture aziendali, per un importo pari a 500 euro per turni di reperibilità diurna nei giorni festivi infrasettimanali e nelle giornate di sabato e domenica ed un importo pari a 200 euro più 100 all’ora per la remunerazione delle eventuali ore effettuate in presenza, per turni di reperibilità notturna». Quindi dare la reperibilità nei festivi, Natale compreso, frutta 500 euro a turno, indipendentemente se poi l’ospedale chiama o meno. Mentre una giornata da dodici ore in ospedale fatti i dovuti conti in teoria vale fino 1.400 euro.

Il pubblico avviso è specifico per i servizi di emergenza e urgenza, quindi per il Pronto soccorso. Dall’ospedale spiegano che questa è soltanto una soluzione estrema, è un sistema limite per coprire buchi e vuoti d’organico dell’ultima ora. I dipendenti al momento ci sono, si tratta di un aggiornamento dei contratti utile a dare garanzie al sistema di emergenza urgenza, da tempo con gravi carenze di specialisti non solo a Como, ma in mezza Italia.

Emergenza continua

La richiesta di emettere questo bando arriva, come detto, dal Pronto soccorso e dal reparto di anestesia e rianimazione del Sant’Anna. Il motivo è, si legge sempre agli atti, «la necessità di mantenere invariato il livello di soddisfacimento delle prestazioni sanitarie erogate nonostante l’insorgenza di criticità connesse alla quantità e qualità delle attività di cura da garantire, l’eventuale incremento della necessità di specifiche prestazioni sanitarie per talune patologie, o, anche, l’introduzione e le modifiche dei modelli organizzativi nelle strutture sia ospedaliere sia territoriali».

A questa chiamata possono rispondere anche gli specialisti interni agli ospedali dell’Asst Lariana, a patto che rispettino la giusta turnazione dei riposi, delle notti e del tetto alle reperibilità mensili. Si tratta comunque di un incentivo economico. È vero che, raccontano gli stessi anestesisti, raramente soprattutto nei piccoli presidi capita di essere chiamati dalla reperibilità dovendo abitare entro un certo raggio di distanza e se succede accade solo per poche ore. Anestesisti e rianimatori sono comunque ridotti all’osso e devono affrontare turni duri e faticosi.

Il bando

Nel frattempo negli scorsi giorni, sempre a proposito di carenza di personale, l’Asst Lariana ha anche bandito l’ennesimo concorso per assumere a tempo indeterminato dieci medici per il Pronto soccorso e l’Areu. Visti i pochi papabili candidati in possesso della specializzazione in emergenza urgenza, un corso da tempo in crisi di vocazioni, il bando è aperto anche ai medici formati nell’area medica e nell’area chirurgica.

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